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Diga e stabilità versante, la Provincia di Benevento risponde ad ‘Altra Benevento è possibile’

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Documenti di “Altra Benevento è possibile” fanno riferimento alla stabilità del versante in destra idraulica della Diga di Campolattaro sul fiume Tammaro: a tale proposito, la Provincia di Benevento, concessionaria della stessa, precisa quanto segue.

“Dall’avvio nell’aprile 2006 dei cosiddetti “invasi sperimentali”, il perimetro della diga è monitorato secondo i protocolli tecnici prestabiliti. Più precisamente, il Foglio delle Condizioni per l’esercizio e la manutenzione della Diga di Campolattaro (FCEM), curato dal Ministero delle Infrastrutture – Direzione Generale per le dighe, chiede (all’art.6.2.6) venga redatta la Relazione geologico tecnica di interpretazione delle misure della strumentazione posta sul versante in spalla destra e sulle sponde.

Il Soggetto gestore, ovvero la Società partecipata Asea, procede alle misure con frequenza giornaliera, settimanale e trimestrale a seconda della strumentazione con allegati gli specifici diagrammi cronologici delle misure, analoghi a quelli allegati all’asseverazione dell’ingegnere responsabile; tale relazione viene elaborata e trasmesse ai competenti organi ministeriale con frequenza annuale.

In merito alla questione della stabilità del versante destro, nell’ambito della predetta attività di monitoraggio, si è avuto un controllo supplementare ed ulteriore sull’esito del quale Asea aveva già data informazione con un Comunicato Stampa del 12 dicembre scorso, il cui testo, peraltro pubblicato dagli Organi di informazione, viene integralmente riportato di seguito:

«Lunedì 12 dicembre, presso la Diga di Campolattaro, si è svolta la Visita di collaudo tecnico funzionale da parte della Commissione incaricata ed espressamente prevista dal Regolamento Dighe. La Commissione di collaudo, composta dal Geologo Prat in funzione di Presidente, dall’Ingegnere Mosca e dal dottor Fiorentino, ha espletato l’ispezione prevista per questa fase in cui la Diga – secondo il protocollo autorizzato e relativo cronoprogramma – è alla massima regolazione (377,25 m. s.l.m.), ossia al massimo livello di invaso possibile, per verificare la sussistenza delle condizioni al fine di redigere il Certificato di collaudo ai sensi del predetto Regolamento.
Al termine della visita, la Commissione di collaudo ha espresso le seguenti considerazioni: “È stata effettuata una ricognizione dell’impianto, in particolare del rilevato Diga e delle opere di scarico, tra l’altro con la verifica della funzionalità delle quattro paratoie dello scarico di fondo, e il rilievo a campione della strumentazione di controllo installata. In merito, riservandosi per gli ulteriori accertamenti documentali e tecnici, si può confermare una corretta gestione dell’impianto da parte del Gestore ASEA”. In riferimento alla questione del movimento di versante in destra idraulica, situato oltre la Casa di guardia, la Commissione di collaudo ha evidenziato che: “Il movimento è risalente, escludendosi ogni interferenza indotta dall’acqua dell’invaso; la situazione è ampiamente nota, tant’è che – nei primi anni duemila – nell’area interessata furono realizzati interventi per la regimentazione delle acque meteoriche, e installati alcuni strumenti di monitoraggio del livello di falda e degli spostamenti, con attività di misurazione periodica da parte del Gestore ASEA.” La Commissione di collaudo, atteso il tempo trascorso dai suddetti interventi, ha invitato il Gestore ASEA ad effettuare una ricognizione dell’efficacia del sistema di drenaggio, in particolare dell’integrità e della idoneità dei dreni, disponendo, in caso di necessità, tutte le attività necessarie al ripristino, nonché ad eseguire una verifica della corretta funzionalità della strumentazione di misura installata, all’esito della quale, eventualmente, a predisporre un piano di monitoraggio integrativo da sottoporre preliminarmente alla Direzione Dighe del Ministero delle Infrastrutture (MIMS), quale Amministrazione vigilante sulla sicurezza dello sbarramento».

Preso atto di queste raccomandazioni della Commissione di collaudo, dopo opportuna verifica della funzionalità della strumentazione, l’ente gestore ASEA, nello stesso mese dicembre 2022, ha incaricato uno studio specializzato per la redazione della progettazione esecutiva del piano di indagini e sistema di monitoraggio addizionale del versante in sponda destra. L’incarico è finanziato nell’ambito degli interventi previste con Delibere del Cipe n. 54/2016 e n. 12/2018. Il progetto – conclude la nota della Provincia – sarà predisposto entro al fine del corrente mese di febbraio e sarà trasmesso alla Direzione Generale per le Dighe del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’istruttoria tecnica di propria competenza. Dopo il via libera Ministeriale, sarà quindi cura dell’Ente Gestore eseguire l’implementazione della strumentazione e il derivante monitoraggio addizionale”.

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