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Airola contro i botti di Capodanno: nel week end scatta divieto assoluto per tutelare persone e animali

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Airola dice no ai botti di Capodanno. Sabato 31 dicembre 2022 e Domenica 1 gennaio 2023 scatterà il divieto “ai fini della tutela del decoro e della vivibilità urbana, della tranquillità e del riposo dei residenti, del patrimonio pubblico e degli animali, su tutto il territorio comunale, nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, nonché in luogo privato laddove possano verificarsi ricadute degli effetti pirotecnici sui luoghi pubblici, dello sparo di petardi, dello scoppio di mortaretti, dell’accensione di botti e prodotti pirotecnici di vario genere e di qualsiasi tipo”. Così ha deciso il sindaco Vincenzo Falzarano con una ordinanza firmata nella giornata di ieri. Per i trasgressori sanzione amministrativa da 25 a 500 euro.
Come si sa, in Italia è diffusa la consuetudine di celebrare le festività, oltre che con strumenti innocui, anche con lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, l’accensione di botti e prodotti pirotecnici di vario genere il cui utilizzo registra un indiscriminato, consistente e pericoloso incremento in alcuni periodi, tra cui quello compreso a cavallo tra la fine e l’inizio di un nuovo anno.
Ogni Capodanno, a livello nazionale, si verificano infortuni anche di grave entità, derivanti alle persone, per imprudenza o imperizia. Conseguenze negative vengono a determinarsi anche a carico degli animali in quanto il fragore di prodotti pirotecnici ad effetto scoppiante oltre ad ingenerare spavento li porta a perdere il senso dell’orientamento aumentando il rischio di smarrimento, determinandone in alcuni casi anche il ferimento o la morte.
Non solo: possono determinarsi danni economici alle cose ed al patrimonio pubblico e privato, soprattutto a causa del rischio di incendio derivante dall’accensione incontrollata di prodotti pirotecnici, anche solo ad effetto illuminante. Da qui la decisione dell’amministrazione con l’obiettivo di limitare il più possibile i rumori molesti nell’ambito urbano e gli incidenti che potrebbero verificarsi.
Dal primo cittadino, infine, l’appello soprattutto “al senso di responsabilità individuale ed alla sensibilità collettiva, affinché ciascuno sia pienamente consapevole delle implicazioni e delle conseguenze che tale tradizione può avere per la sicurezza propria e degli altri”.