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Dossier Caritas, allarme nel Sannio: lavoratori e anziani sempre più poveri
Attenzione puntata al calo demografico: secondo l'Istat il Sannio perde 3300 cittadini nel 2021. Focus anche sui giovani: "Il prosperare di tipologie di contratto di assunzione a termine non aiuta a garantire stabilità e indipendenza tra i ragazzi che preferiscono cercare lavoro in altri territori"Ascolta la lettura dell'articolo
Covid e aumento dei prezzi delle materia prime, determinato dalla crisi in Ucraina, hanno fatto registrare, nel 2021, un aumento della povertà anche nel Sannio. A destare maggiore preoccupazione è la richiesta di sostegni proveniente dalla fascia della cittadinanza composta dai lavoratori occupati. L’allarme è emerso nel corso della presentazione del dossier Caritas 2022 su povertà ed esclusione sociale dal titolo “Dalla crisi, costruttori del cambiamento”. Un momento di approfondimento e di confronto andato in scena presso la sala conferenze della “Cittadella della Carità”, in via San Pasquale a Benevento.
”Nel capoluogo sannita e nella sua provincia c’è stato un aumento del 3%, rispetto al 2019, di uomini e donne con un lavoro stabile che hanno riscontrato difficoltà nel far quadrare i conti in casa – ha spiegato Maria Pia Mercaldo, dell’Osservatorio delle povertà e delle risorse della Caritas diocesana di Benevento -. Non solo, anche il segmento composto da anziani e pensionati cresce di oltre il 2%”.
Sono circa 1050 le persone affluite in Caritas a Benevento nel 2021, con la quasi totalità (il 95,5 %) proveniente dal territorio diocesano con oltre il 60% residente in città: anche quest’ultimo indice è in lieve aumento rispetto all’anno precedente. Le foranie maggiormente interessate sono quelle di Arpaise, alla quale seguono la zona pastorale fortorina – con San Giorgio la Molara e Pietrelcina in testa – e quella Belvedere capeggiata da Apice e San Giorgio del Sannio.
Cresce anche la fascia di età dei richiedenti supporto: dai 45-54 anni si è passati ai 55-64 anni segnando un accesso in Caritas di persone prossime al pensionamento.
Va aggiunto, però, che ci sono dati positivi, a livello nazionale e regionale, che delineano un miglioramento della situazione economica post 2020: l’uscita dalla crisi pandemica ha risollevato le percentuali di occupazionalità direttamente proporzionali alla riapertura delle attività commerciali.
Da specificare, che continuano i disagi per la fascia giovanile: il prosperare di tipologie di contratto di assunzione a termine non aiuta a garantire stabilità e indipendenza tra i ragazzi. A questo va collegato anche il trend negativo relativamente al dato demografico nel Sannio. l’Istat, infatti, continua a segnalare una diminuzione della popolazione: nel 2021 il territorio beneventano ha perso circa 3300 unità. Si tratta di persone costrette a cercare fortuna e lavoro lontano da casa.
Come anticipato anche la guerra tra Russia e Ucraina ha determinato un aumento della povertà in Italia e nel Sannio. ”Abbiamo pensato di dare attenzione al fenomeno dell’emergenza ucraina accogliendo, da inizio febbraio, circa 100 persone in fuga dalla guerra orientandole, poi, verso famiglie e strutture parrocchiali”, ha concluso Maria Pia Mercaldo.