CULTURA
Dal caschetto biondo alla maturità: Nino D’Angelo ripercorre 40 anni di emozioni a Benevento
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Nino D’Angelo grande protagonista del sabato di Benevento Città Spettacolo, la storica manifestazione cittadina diretta da Renato Giordano. Una serata di emozioni e un tuffo nel passato per gli appassionati arrivati in piazza Risorgimento per godersi lo show del noto cantautore partenopeo.
Per l’ex caschetto biondo di San Pietro a Patierno, il 2022 è stato un anno speciale, con l’uscita di un album d’inediti, un tour live e nuovo libro: un unico grande progetto artistico unito dallo stesso titolo ‘Il Poeta che non sa parlare’. Un ritorno importante tra attualità, sociale e amore.
Un poeta che non sa parlare, ma che arriva al cuore anche quando si esprime male. Così gli profetizzò a scuola la maestra e ancora oggi l’ex scugnizzo fa sognare e cantare il suo popolo rispolverando i grandi successi degli Anni Ottanta che, grazie anche alla cinematografia dei ‘musicarelli’, lo hanno reso un fenomeno sociologico, un’icona di Napoli e uno spaccato importante della cultura popolare.
Sul palco di piazza Risorgimento Nino D’Angelo riceve anche il ‘Premio Ugo Gregoretti’, realizzato dal grande amico sannita Mimmo Paladino, omaggia il dio della pelota Diego Armando Maradona e si conferma ancora una volta il cantante delle passioni viscerali, ma anche l’artista maturo che con la sua musica sperimenta sonorità etno e affronta temi importanti. Un musicista che ha saputo ripartire, portando a Sanremo la sua storia con ‘Senza giacca e cravatta’, un interprete che continua a provare nuove esperienze, senza dimenticare però le radici. Tutto infatti è partito 40 anni fa da ‘Nu jeans e na maglietta’, quella canzone che lo ha consacrato come ‘mito popolare’, simbolo di una certa Napoli, quella che non ha voce.