Comune di Benevento
Dal Consiglio ok a Tari e Imu. Serluca: ‘Tariffe inalterate’. L’opposizione: ‘Manca piano per futuro’
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Il Consiglio Comunale di Benevento ha dato l’ok, questa mattina, al Piano Economico Finanziario delle tariffe TARI per l’anno 2022 e alle aliquote 2022 dell’Imu. Si tratta delle due principali tasse per gli enti locali: la prima legata ai rifiuti e la seconda alle proprietà immobiliari.
L’assise, per quanto riguarda la Tari, dopo un lungo confronto, si è espressa con 21 voti favorevoli e 11 contrari. “Abbiamo lasciato sostanzialmente inalterate le tariffe rispetto lo scorso anno – ha spiegato l’assessore alle Finanze, Maria Carmela Serluca –. Dopo aver ricevuto l’ok dall’Ato ed avere seguito le indicazioni dell’Arera abbiamo deciso di non innalzare ulteriormente la tassazione in considerazione anche delle difficoltà delle famiglie e delle attività commerciali che escono dal periodo covid ed oggi affrontano l’aumento dei costi dovuti alla guerra in Ucraina”.
Non ci sono diminuzioni, dunque, anche in considerazione dell’atavico problema del Sannio che non possiede impianti per lo smaltimento e la chiusura del ciclo integrato dei rifiuti. Un dato sul quale, però, si proverà a rimediare con i fondi del Pnrr e la riattivazione, con la Regione Campania, dello Stir di Casalduni con l’utilizzo di due linee.
Dal Consiglio giungono i voti contrari di tutta l’opposizione (Pd, Città Aperta, Civico22 e Prima Benevento), che nei diversi interventi ha sottolineato la necessità di provare ad abbassare la tassazione per andare in contro alle esigenze di fasce più deboli e attività commerciali duramente provate da covid e guerra.
“Nessuna prospettiva per il futuro e sull’impiantistica” è la critica di Megna e Moretti di Civico22; chiedono una riduzione dei costi dal Pd con il capogruppo Fioretti, mentre De Stasio (Prima Benevento) rincara la dose sull’evasione “che – ha spiegato – deve essere al centro dell’azione amministrativa”. “Basta con la filastrocca del dissesto e delle colpe dei governi precedenti” ha, invece, sottolineato Angelo Miceli di Città Aperta che ha anche attaccato l’Ato e la mancata programmazione sull’impiantistica.
Ventuno favorevoli, un contrario e 8 astenuti, invece, per quanto riguarda l’Imu che resta con l’aliquota massima possibile. Una scelta dovuta al dissesto e, soprattutto, alla necessità del riequilibrio delle casse comunali.
L’assise, infine, ha anche approvato il riconoscimento di quattro debiti fuori bilancio e delle modifiche al regolamento del Consiglio comunale.