ECONOMIA
Sannio, la disoccupazione è di casa: dati sopra la media, ma con lo strano caso del Fortore
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Il tasso di disoccupazione in Italia è al 13,12%. Il dato è stato rilasciato dall’Istituto nazionale di statistica nell’ambito del censimento permanente della popolazione e rielaborato da InfoData de “Il Sole 24 Ore”. In particolare – spiega il quotidiano economico – si tratta della disponibilità della forza lavoro, ovvero coloro che sono attivi sul mercato del lavoro. Un numero che viene scomposto tra gli occupati e le persone in cerca di occupazione. L’anno di riferimento è il 2019.
Dando un rapido sguardo alla mappa che viene fuori, il Mezzogiorno è quasi completamente al di sopra della media nazionale per disoccupazione. Nel Sannio in particolare, il Comune con la percentuale più bassa è Castelvetere in Val Fortore con il 9.38%, mentre il tasso che si allontana di più dalla media italiana è a Sant’Arcangelo Trimonte con il 29.77%. Il capoluogo è al 16,15%, quindi tre punti percentuali sopra la media: una tendenza più o meno simile per quanto riguarda il Medio Calore e le Valli Caudina, Vitulanese e Telesina.
Sono quasi tutti al di sotto della media nazionale (quindi un dato positivo) i comuni del Tammaro e del Fortore con alcune eccezioni come Ginestra degli Schiavoni (19%). Un dato in controtendenza rispetto alla provincia e alla regione che, però, può essere spiegato da un fattore non economico, ma demografico. In altre parole, la popolazione è in netta diminuzione, chi resta nei Comuni è pensionato o ha già un lavoro e quindi la tendenza alla disoccupazione è bassa.
Osservando la cartina dell’Italia realizzata da Infodata si nota, infatti, come non sia una questione esclusivamente sannita, ma riguardi l’intera dorsale appenninica. La striscia ‘blu’ che scivola verso il sud del Paese fotografa, infatti, una serie di Comuni che hanno una media di disoccupati inferiore a quella nazionale (i territori gialli sono quelli con percentuali superiori).
In sostanza, visibile in maniera evidente la questione delle aree interne. Sui territori restano anziani e pensionati che ritornano ai loro centri di origine e chi è riuscito a trovare un lavoro. Per capire meglio di cosa stiamo parlando, incrociamo i dati con un altro studio: quello sui redditi pro capite. Ebbene, a Castelvetere in Val Fortore – il territorio con meno disoccupati – i contribuenti censiti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze sono appena 901.
La questione delle aree interne, dunque, risulta centrale nella tutela dei territori. Se oggi è il Fortore in piena emorragia, a breve lo saranno ancor di più i Comuni limitrofi al capoluogo ed infine la città di Benevento. Invertire la tendenza deve essere l’obiettivo principale al quale tutti i livelli di governo locale devono tendere, così come già suggerito dai vescovi che da qualche anno portano avanti, proprio nel Sannio, il forum dedicato alle aree interne del Paese. Il Pnrr e il post pandemia potrebbero essere la spinta per un cambio di passo, ma bisogna agire presto: il covid e il lockdown hanno già spazzato via oltre mezzo milione di posti di lavoro in Italia.