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Scuola dell’Infanzia e Primaria di San Giorgio La Molara, l’opposizione attacca

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“A San Giorgio La Molara si è finalmente tenuto, giovedì 10 marzo alle ore 18, il Consiglio Comunale richiesto dal gruppo consiliare Terre di Lavoro con nota del 19.11.2021. La nota venne inizialmente respinta dal Sindaco De Vizio ritenendo espressamente (e sorprendentemente) che “le argomentazioni in essa contenute non attenevano ad argomenti che interessano la generalità dei cittadini”, così preoccupandosi, di negare la partecipazione dei Cittadini al dibattito pubblico”. Così il gruppo di opposizione Terre di Lavoro composto dai Consiglieri  Nicola De Leonardis, Lello Mario Armini, Alessandro Fusco Moffa e Claudio Vella.

“Siamo stati costretti a rivolgerci al Prefetto – spiegano -. Il Consiglio è stato quindi convocato su diffida del Prefetto con all’ordine del giorno l’argomento richiesto, concernente i lavori presso l’edificio di Piano dello Stallone gara CUP: I52D8000010002 CIG:8587905366, sede della Scuola dell’Infanzia e Primaria. La succitata nota del 19 novembre 2021 formulava, all’Amministrazione in carica, nove quesiti. Il riscontro, letto dal Sindaco Nicola De Vizio in Consiglio Comunale, riguardante ogni punto non ha per nulla chiarito le richieste formulate.

Nel merito – scrivono dalla minoranza consiliare -, si chiedeva, in particolare, il perché degli enormi ritardi nell’avvio dei lavori, atteso che la gara attribuiva punteggi anche rispetto ai tempi offerti e il perché non è stata attuata la soluzione offerta dalla Ditta aggiudicataria – Cavidel Srl, ritenuta ottima dalla Commissione di gara. La gara è stata aggiudicata il 18/5/21 ed è stata offerta la conclusione dei lavori in 300 giorni: 48 per la presentazione della progettazione esecutiva e 252 per l’esecuzione dei lavori. Il Contratto è stato stipulato il 31/8/2021 (89 giorni dopo l’avviso di appalto aggiudicato). La consegna dei lavori è avvenuta, una prima volta, il 7/9/21 “consegna lavori per accantieramento” –  si legge nella nota e per il quale la ditta aveva previsto 2 giorni; ed una seconda volta in data 31/01/22 – oltre un anno dopo l’indizione della gara, e 146 giorni dopo il primo verbale di consegna. Nel verbale del 31/01/22 (235 gg dopo l’appalto aggiudicato) alla ditta vengono assegnati 300 giorni naturali e consecutivi per la conclusione dei lavori. (l’art. 7 del contratto ne assegnava 252). La spiegazione data dal Sindaco, si interseca con la gara dei servizi tecnici (appalto integrato) che accumula ulteriori ritardi. La gara è stata indetta in data 11/5/2021 con termine per la presentazione delle offerte fissato al 28/7/2021, l’aggiudicazione avviene solo in data 11/11/21. Il fattore tempo concorreva, all’aggiudicazione.

I ritardi – attacca il Gruppo – vengono giustificati anche dal  rinnovo degli organi elettivi del 3 e 4 ottobre, dimenticando che il 1° ottobre l’ Arch. Luigi Castiello è stato nominato ad interim a capo di tutti i settori per garantire l’attività anche di quel periodo. Il gruppo di minoranza, Terre di Lavoro, avrebbe gradito la presenza del Dirigente del Settore tecnico, nella seduta del 10 marzo, in grado di rispondere alle domande spontanee dettate dalla lettura della nota di riscontro da parte del Sindaco. L’aspettativa di una gara aggiudicata nel mese di maggio 2021, che aveva il tempo come fattore determinante e tra gli obiettivi principali la riduzione del disagio alla popolazione scolastica era certamente quella di avviare al più presto il cantiere con l’auspicio di concludere i lavori prima dell’avvio dell’anno scolastico 2022/23 quindi al massimo entro settembre 2022. Nel merito della soluzione offerta in sede di gara, tra i criteri di aggiudicazione del Bando di gara, il punto C della procedura, imponeva la razionalizzazione degli interventi al fine di ridurre al minimo i disagi della popolazione scolastica e docente presente nell’edificio, richiedendo espressamente di “prevedere e consentire che i lavori si possano svolgere contestualmente alle lezioni”;

Quindi i lavori – prosegue la nota – dovevano eseguirsi contemporaneamente alle lezioni. La Scuola dell’infanzia e le due classi della V elementare hanno però iniziato l’A/S 2021/22 presso i locali della Parrocchia Madonna di Fatima dove sono stati realizzati lavori nei giorni a ridosso dell’avvio delle lezioni previsto per il 15/9/21. Il Sindaco ha fatto presente che la ditta aggiudicatrice, a proprie cure e spese, ha incaricato una ditta locale per ricavare le aule presso i locali parrocchiali, divise da pannelli di legno e prive di porte di cui un’aula priva di luce tanto da richiedere che i bambini fossero sistemati nel corridoio, unica via di fuga. Il primo Cittadino non ha, però, specificato come sia stata eseguita tale procedura e, con quali titoli autorizzativi e nemmeno il perché le classi non siano rimaste a Piano Stallone come previsto nell’aggiudicazione. Il 19/11/21 le tre classi della Scuola dell’Infanzia sono state riportate nell’edificio di Piano dello Stallone e, non è stato chiarito quali lavori siano stati eseguiti nel frattempo, considerato che la consegna dei lavori è avvenuta il 31/01/22. Il 07/02/22 anche le due classi V delle elementari hanno lasciato il locali parrocchiali (adeguati per lo scopo) e sono state ricollocate presso l’edificio scolastico di via Montedoro dove, questa volta, è il Comune ad aver eseguito lavori di adeguamento per circa 160 mila euro. Resta, dunque, irrisolto il perché il Comune adotta soluzioni quando, le soluzioni sono state offerte in sede di gara ed hanno concorso all’aggiudicazione.

Vi è di più – sottolinea l’opposizione -, l’edificio di Via Montedoro (sul quale sono stati appena spesi 160000 euro per lavori di adeguamento) è stato proposto per  un progetto di fattibilità tecnica ed economica per la costruzione di una nuova scuola mediante sostituzione previa DEMOLIZIONE e ricostruzione in altro sito da finanziarsi con i fondi del PNRR, approvato – con delibera di Giunta Comunale n. 7 dell’08/02/22 –. Vero è che occorre intercettare i suddetti fondi ma una tale azione amministrativa, rappresenta un esempio da manuale di quella che viene pacificamente definita come “schizofrenia amministrativa”, stante la palese intrinseca contraddittorietà. Quanto alla Sicurezza degli Edifici, non può bastare l’affermazione che gli stessi soddisfano le norme del momento in cui sono stati costruiti ma non quelle attuali; che sono stati più volte oggetto di adeguamenti e che le certificazioni sono agli atti e disponibili.

Stesso dicasi per la riduttiva risposta relativa alla richiesta di specifico atto indirizzo ad una diversa modalità di organizzazione del servizio di refezione scolastica tramite “scodellamento” per contrastare la pandemia che – conclude l’opposizione -, molto probabilmente si sarebbe rivelata utile considerata l’evoluzione che ha avuto la diffusione nella nostra scuola proprio subito dopo le vacanze natalizie. Soluzione più costosa secondo l’Amministrazione e che avrebbe privato quel momento di socialità necessaria ai bambini nella pausa pranzo. Ma, il Covid-19 è scusa buona per adottare soluzioni comode per Amministratori e imprese, non certo per la popolazione scolastica, quella per la quale il bando prescriveva la riduzione al minimo dei disagi ma che oggettivamente, visivamente, irrimediabilmente ne ha subiti di più”.

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