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POLITICA

De Gennaro (Città Verde): ‘Le contrade? Generose con Mastella, ma abbandonate al triste destino’

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“Caro Direttore, chi le scrive è un contradaiolo doc. Sono nato esattamente sessantanove anni fa (oggi è il mio compleanno) a contrada Cardoni contigua alle contrade  di San Chirico e di Acquafredda. Poi mi sono spostato per qualche tempo a vivere a contrada Roseto per trasferirmi infine a contrada San Vitale ove risiedo con la famiglia da circa quarant’anni. L’ampio territorio di tutte le nostre contrade che circonda Benevento abbandonato al suo triste destino da tutte le Amministrazioni che si sono storicamente succedute compreso l’Amministrazione Mastella degli ultimi cinque anni è diventato famoso in queste ore successive al ballottaggio per l’elezione del sindaco.

Le nostre contrade – scrive Carmine De Gennaro, presidente onorario di ‘Benevento Città Verde’ – non devono organizzare nessun Palio come si fa nel territorio di  Siena, sono diventate famose per il voto espresso dai suoi abitanti nelle ultime ore. A Benevento ventunomila elettori ( il 40% degli aventi diritto) su cinquantamila non hanno ritenuto necessario sprecare il loro tempo per andare a votare o Mastella o Perifano e su questo qualche utile  riflessione andrà fatta. I ventinovemila elettori che si sono recati ai seggi elettorali hanno sostanzialmente diviso le loro preferenze tra i due candidati del ballottaggio a sindaco. Ha vinto sul filo di lana a malapena il sindaco uscente Clemente Mastella con 15474 voti dei suoi elettori ( il 31 % circa degli aventi diritto al voto). Perifano è arrivato vicinissimo al risultato vincente con 13899 preferenze. La città è stata spaccata in due dal voto.

Il rieletto sindaco Mastella, che forse non se l’aspettava di vincere, con il solito linguaggio e con il solito italiano – prosegue nella nota – ha continuato a dividere la nostra comunità in buoni e cattivi distinguendo per zone o località. Tra i cattivi gli abitanti della zona alta della città, dove comunque il sindaco abita, ossia i cittadini rei di non pensarla come lui e di non votarlo probabilmente perché voleva tagliare tutti i pini ivi esistenti e perché non c’è stata nei cinque anni di passata gestione e tuttora non c’è nessuna cura della viabilità, dei marciapiedi e del verde. Tra i buoni vanno annoverati i cittadini delle contrade (con delle eccezioni fortunatamente) che hanno votato Mastella. Le contrade confinanti di Pantano e San Vitale sono delle vere e proprie enclave del voto mastelliano. Nelle sezioni del seggio della ex scuola elementare di San Vitale Mastella mette sotto Perifano con ben 275 preferenze di vantaggio! In tutte le altre contrade è sempre Mastella a essere  ben avanti, Perifano la spunta e vince in città con la invivibilità del Centro storico dovuto alla movida. San Vitale è stata generosa nel voto espresso ma è storicamente abbandonata al suo destino come tutte le altre zone rurali.

Il sindaco Viespoli decenni fa – prosegue nella nota – realizzò una magnifica strada per salire su in collina da noi in contrada e il sindaco D’Alessandro poi fece installare un impianto di illuminazione della strada a impatto ambientale zero con pali con lampada alimentata da pannello fotovoltaico  e batteria di accumulo. Nessun consumo elettrico solo trasformazione in energia elettrica dalla luce del sole! Anziché manutenere e sviluppare sulla viabilità della contrada questo tipo di illuminazione ecologica a pannelli fotovoltaici e batteria di accumulo, qualche mese fa l’Amministrazione Mastella  ha rimosso questo tipo di impianto sostituendolo e ampliandolo con un nuova   linea di pali con lampada led  alimentati dalla corrente di un cavo elettrico che corre interrato per tutta la strada. E per produrre quella energia e quella corrente bisogna bruciare combustibile con sviluppo di anidride carbonica C02….alla faccia del rispetto ambientale! Per il resto niente sotto il sole di San Vitale. Solo promesse di fare per il futuro tutto quello che poteva essere già fatto nei cinque anni appena trascorsi.

Storia del tutto  identica a quella della necessità di dotare di depurazione la città con promessa del 2016 e ora rinnovata per gli anni a venire. La contrada non ha numeri civici, non ha fornitura di gas, non ha fognatura, non ha un bel niente ascrivibile all’azione amministrativa. Per le buche della strada fatta da Viespoli nei decenni scorsi e danneggiata ormai dall’uso continuo non è disponibile  nemmeno un sacco di asfalto. San Vitale rispetto alla città gode del valore aggiunto anche dell’inquinamento da tesla con cui si misura l’induzione elettromagnetica dovuta alla presenza invasiva delle linee elettriche aeree ad alta tensione. Stiamo proprio bene a San Vitale e votiamo bene!  Intanto Mastella travolto dalla felicità del suo risicato e insperato successo va giù con poco di tenero nei confronti dei suoi avversari. Più divisivo che mai, sarà solo il sindaco di quelli (in pochi rispetto a tutti gli elettori aventi diritto) che lo hanno votato. Non gli piacciono le canzoni. Eppure Faccetta nera è bella e orecchiabile come Bella ciao, io preferisco un po’ di tutto e ascolto volentieri l’Inno di Mameli e Va pensiero di Verdi. Non sono ne fascista, ne comunista e ne leghista e prima di finire in pensione da ingegnere in passato ho stretto in cantiere la mano solo di onesti muratori.

Qualche anno fa Mastella tentò inutilmente di candidarsi con il Centrodestra quale governatore della Campania contro il suo attuale amico e governatore campano Vincenzo De Luca; ora vuol rifare il Centro ma non ha trovato ascolto in Matteo Renzi preso da problemi giudiziari e in Carlo Calenda , che resta  un figlio di papà, un pariolino dei quartieri alti di Roma un cattivo come i cittadini dei quartieri alti e meno alti della città di Benevento. La notizia più bella di queste ore – conclude De Gennaro – è, tuttavia, la paventata candidatura … a Presidente della Repubblica…Alla fantasia non c’è limite e nei sogni tutto è permesso… Immaginate i complimenti del bravo comico pugliese amico con il nuovo Presidente della Repubblica e il probabile linguaggio che verrebbe usato: “ Bravissimo, porca puttena, sei il nuovo Presidente della Repubblica italiana!  Complimenti di cuore!” “Grazie, carissimo amico mio, grazie! Ci hanno provato di nuovo contro di me. Ma li ho fottuti tutti!”.

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