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Medio Calore

Isola ecologica a San Giorgio del Sannio, Ciampi: ‘Opera prioritaria, non un bluff’

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Realizzare un’isola ecologica (o ecocentro) non è un bluff dell’ultimo minuto, ma una scelta strategica che qualunque amministrazione comunale seria deve fare. Così Angelo Ciampi, candidato sindaco per CambiAmo San Giorgio alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale di San Giorgio del Sannio.

In un sistema di raccolta differenziata virtuoso – prosegue Ciampi – l’isola ecologica è strategica per offrire un servizio ai cittadini e per generare economie nel sistema di gestione. L’ecocentro va previsto e integrato nel piano di gestione dei rifiuti, costituendo uno spazio vitale per lo stoccaggio dei rifiuti secchi riciclabili. Infatti nell’ecocentro non può essere depositato l’umido, ma mobili, elettrodomestici, rifiuti elettronici (Raee) plastica, carta, vetro, alluminio, legno, tessuti, batterie, gomma, etc. Lo stoccaggio nell’isola serve a risparmiare sul trasporto dei materiali alle piattaforme di riciclo, ma anche ad offrire la possibilità ai cittadini di disfarsi comodamente di questi materiali portandoli direttamente al suo interno nei giorni settimanali di apertura.

Un’isola ecologica può essere anche uno spazio di educazione ambientale per le nuove generazioni e può ospitare progetti complementari, come lo scambio e il riuso dei beni usati ancora in buono stato. Attraverso lo scambio e il riuso, il bene inutilizzato non diventa rifiuto e quindi non va smaltito, senza gravare sui costi comunali.

L’attuale amministrazione comunale – incalza l’ingegnere Ciampi – solo due giorni prima di ferragosto e dopo oltre cinque anni, ha conferito “atti di indirizzo” all’ufficio tecnico per intraprendere la progettazione di un’isola ecologica in località Gianguarriello, a ridosso torrente Mele, del canile municipale e del depuratore di San Nazzaro.

Una scelta tardiva e infelice, visto che sull’area indicata ricadono due vincoli che rendono impossibile la realizzazione dell’isola ecologica. Il primo vincolo risale al 1884, con un regio decreto che stabilisce l’elenco delle acque pubbliche, a cui appartiene il torrente Mele come affluente del fiume Calore. Entro i 150 metri della fascia di rispetto dal torrente vige il vincolo dell’inedificabilità, quindi l’opera verrebbe sequestrata. Il secondo vincolo riguarda le norme ambientali sui corridoi ecologici, che per la stessa fascia di tutela è vietata la costruzione di qualsiasi manufatto, ad eccezione di opere ecologiche come i depuratori, strutture rimovibili o parchi per la salvaguardia della flora e della fauna.

Quindi, ad oggi, non solo non esistono né il progetto, né l’indicazione delle risorse economiche per realizzarlo, né un bando aperto a cui partecipare, ma neanche la possibilità concreta di allocare l’isola ecologica in quell’area di Gianguarriello. Si è voluto, evidentemente, battere un colpo in zona Cesarini, mettendo una pezza peggiore del buco.

I bandi ad hoc della Regione ci sono stati, ma dal Comune di San Giorgio del Sannio non è arrivato nessun progetto, né forme di collaborazione con Comuni vicini che già hanno realizzato l’opera.

Per la lista CambiAmo San Giorgio – Ciampi Sindaco – conclude Ciampi – la costruzione dell’isola ecologica è necessaria, urgente e irrinunciabile. L’ecocentro sarà il fiore all’occhiello di un sistema efficiente di gestione dei rifiuti, integrato e condiviso con i Comuni limitrofi.

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