POLITICA
Del Mese e Cinquestelle fuori dai giochi: l’elettorato deve sapere le vere ragioni

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Antonio Del Mese ritira la sua candidatura, i Cinquestelle costretti a non partecipare alle elezioni: di prese di posizioni e contromisure si sono viste spesso in politica ed è del tutto legittimo fare scelte diverse rispetto a precedenti manifestazioni di volontà.
Quello che lascia perplessi, però, in questo agosto pre-elettorale è l’assordante silenzio dei diretti interessati su questioni eticamente dirimenti e politicamente condizionanti.
Quale è il vero motivo, oltre all’ufficiale motivazione di carattere personale già espressa, che ha spinto il già candidato a sindaco di Azione a fare un passo indietro?
Quale è la reale ragione per cui i pentastellati sono stati estromessi dai giochi, nonostante il neo capo politico del Movimento, Giuseppe Conte, soltanto poche ore prima dalla dichiarazione di non partecipazione alle amministrative a Benevento, abbia avanzato la duplice opzione di correre in solitaria con il simbolo, o di allearsi senza simbolo appoggiando eventualmente anche i Dem, ma non il candidato sindaco Perifano?
L’elettorato e, in particolare, quella parte di elettori che si riconosce nell’uno o nell’altro sistema di valori, ha diritto a sapere e ha diritto ad avere una risposta seria e concreta che non lasci dubbi e interrogativi aperti. Ne vale la dignità sia della struttura politica di cui si fa parte sia delle persone coinvolte.
Non può bastare, anzi, a nostro avviso, è assolutamente inammissibile, nel caso dei Cinquestelle, una dichiarazione di completa cessione di volontà e di decisionalità rispetto alle scelte calate dall’alto, concretizzatasi in quell’inquietante, lapidario anche se sofferto e ”incomprensibile” ”obbedisco” da parte di una delle più rappresentative componenti dei Cinquestelle cittadini.
Se ne vale la presenza del simbolo del Movimento all’interno del consiglio comunale, non è detto che i locali rappresentanti decidano in corso d’opera di procedere a trattative con le coalizioni già strutturate, semmai scegliendo quella per la quale hanno proceduto a costruire l’alleanza antimastelliana, per partecipare comunque alle elezioni amministrative della città, tentando così, di portare avanti e a termine quelle istanze e quei propositi che li hanno spinti ad aderire n maniera condivisa al progetto di Alternativa per Benevento.
In ogni caso la conseguenza più immediata sarebbe l’ufficializzazione della fine del Movimento in città, il disconoscimento delle decisioni del capo politico e una presa di posizione forte e contraria al diktat di Conte.
Gli scenari sono tutt’altro che prevedibili e ancor di più per chi come Del Mese ha da sempre manifestato di volersi candidare per ”restituire fiducia, per una rivoluzione politica e istituzionale della città che ha bisogno di essere governata sul serio e in contrasto con il chiacchiericcio inconcludente, con l’antimastellismo o con il populismo rovinoso a Cinquestelle”.
A sostenere i suoi intenti, il 26 luglio scorso, in occasione della presentazione ufficiale della sua candidatura a sindaco il senatore di Azione, Matteo Richetti, che aveva indicato il professionista beneventano ”l’occasione storica per Benevento contro il qualunquismo in politica.”
A distanza di soli quindici giorni dalla presentazione, Del Mese ritira la sua candidatura alimentando rammarico in quella parte dell’elettorato che si sarebbe orientato su di lui nelle urne elettorali guardandolo come una speranza concreta per la città. Le indiscrezioni di quei giorni hanno raccontato di un incontro informale avvenuto con il sindaco uscente Mastella.
Per ora non è dato sapere quali saranno le prossime mosse di Antonio Del Mese, ma se fosse vera quell’indiscrezione, vien da chiedersi se appoggerà o meno qualcuno tra i candidati a sindaco o specificamente qualche lista.