“Uno studio di
fattibilità non si nega a nessuno”, verrebbe da dire a proposito del sito in
cui collocare il depuratore del Comune di Benevento per il quale, è bene
ribadire, l’allora Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, destinò la sostanziosa
cifra di 18.393.000 euro.
Da notizie recenti, infatti, – scrivono le consigliere comunali M5s a Palazzo Mosti, Marianna Farese e Anna Maria Mollica – è stato affidato all’Ente Idrico Campano il compito di effettuare uno studio di fattibilità sulla eventualità di realizzare l’impianto di depurazione, che dovrebbe servire la nostra città, nei pressi della nuova stazione di Vitulano.
Così, dopo aver evitato la collocazione inizialmente
prevista nella zona di Santa Clementina, che ricordiamo essere area di
rilevante interesse archeologico, è stata poi abbandonata l’idea di installarlo
a Sant’Angelo a Piesco, altra zona di rilievo naturalistico (in questo caso lo
studio fu direttamente affidato alla GESESA, con tanto di beneplacito del
Commissario straordinario per la depurazione).
Si è addivenuti, finalmente, alla scelta che era
quella indicata da anni dal Coordinamento delle Associazioni ambientaliste.
Questa ultima opzione – aggiungono – non può che cogliere il nostro riscontro positivo, ma riteniamo che sia stato perso fin troppo tempo prima che a Palazzo Mosti si ricevessero le indicazioni di chi ha veramente a cuore le sorti ambientali della nostra città.
Nel frattempo, lo Stato continua a pagare all’Europa una gran quantità di soldi, dovuti a sanzioni causate dalla mancanza di depuratori, e Benevento, almeno in questo, è in prima linea. È evidente – concludono Farese e Mollica – che i tempi di “taglio del nastro” si allontanano sempre più”.