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Gesesa, aumentata la portata idrica in città con l’apporto della condotta Torano Biferno
Soltanto la zona bassa, quella, cioè, di Rione Ferrovia e di Rione Libertà servite dai pozzi di Pezzapiana, le percentuali sono diverse, ma in un mix migliorativo. Annunciata la realizzazione di un impianto a carbone attivo presso i pozzi di Pezzapiana per abbattere i livelli di tetracloroetilene
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L’aumento della portata idrica dalla condotta del Tornano-Biferno per la città di Benevento è un fatto realizzato: ora la città è servita al cento per cento con una portata di 215/ 220 litri al secondo. Soltanto la zona bassa, quella, cioè di Rione Ferrovia e di Rione Libertà servite dai pozzi di Pezzapiana, le percentuali sono diverse, ma in un mix migliorativo rispetto a prima, che porterà fino al 44 per cento l’utilizzo della condotta del Torano-Biferno. L’aumento è stato possibile grazie alla realizzazione di un collettore sulla rete a via Mura della Caccia e alla modifica del puntatore a contrada San Vitale.
E’ quanto emerso da una conferenza stampa ad hoc convocata da Gesesa al Museo del Sannio alla quale hanno preso parte il presidente di Gesesa, Domenico Russo, l’amministratore delegato, Salvatore Rubbo, e la nuova unità professionale ”per la Tutela e la Sicurezza della risorsa idrica”, Schiavo, che si occuperà di pianificazione, progettazione degli investimenti e di tutto ciò che riguarda il tema della perdite idriche.
”L’operazione aumento della portata idrica può dirsi conclusa e stabilizzata” – ha riferito il presidente di Gesesa. In sintesi, rispetto ai mesi precedenti i lavori, cominciati a metà maggio per aumentare la portata attraverso il potenziamento dei litri d’acqua dalla condotta del Torano-Biferno, ”i rilievi giornalieri della portata idrica hanno fatto registrare dal 21 maggio al 19 giugno un aumento medio superiore al 40 per cento, raggiungendo picchi anche del 70 per cento.” Un dato sicuramente rassicurante, secondo Gesesa, che si coniuga con il fatto che dopo gli interventi effettuati ora ”tutta la città è servita in maniera equa al 100 per 100 dalla condotta suddetta.”
Per quel che riguarda, invece, la zona bassa della città, ”l’utilizzo della fonte di Pezzapiana diventa indispensabile rispetto all’esigenza idrica della città di 300 litri al secondo e che non poteva essere garantita oltremodo dalla condotta del Torano-Biferno” – ha spiegato Russo, evidenziando che ”i pozzi di Campo Mazzone sono stati e rimarranno chiusi, ma ci sarà un altissimo livello di guardia sulla questione tetracloroetilene.”
”Le analisi del 19 giugno – ha aggiunto – hanno rilevato un livello tra l’1 e il 2 per cento, compatibile con l’uso sicuro e potabile dell’acqua, ma c’è l’intenzione di realizzare un moderno impianto a carbone attivo presso i pozzi di Pezzapiana per abbattere la presenza del tetracoloroetilene.”
Su questo intervento l’amministratore delegato ha annunciato che ”è stata già fatta richiesta di un finanziamento alla Regione che ha dato disponibilità.” ”Sono in corso, inoltre – ha aggiunto – interlocuzioni con l’Ente Idrico Campano e con il Comune che ritiene opportuno quest’intervento.”
”Gesesa – ha ancora dichiarato l’amministratore delegato – è disponibile, una volta terminate tutte le procedure propedeutiche e una volta accertato lo stanziamento del finanziamento regionale, ad anticipare gli importi economici per accelerare la realizzazione dell’impianto a carbone attivo.”
Ha poi annunciato ”l’affidamento di una progettazione per il rifacimento della rete idrica che dovrà ottenere un finanziamento regionale di un milione e 400 mila euro.”