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“A ricordare e riveder le stelle”, il convitto ‘Giannone’ con Libera per la legalità

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n occasione della XXVI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, le classi prime della secondaria di primo grado del Convitto Nazionale “P. Giannone” di Benevento hanno incontrato in streaming l’Associazione Libera, nelle persone di Antonio Iermano – figlio di Aldo Iermano vittima innocente del terrorismo e Marco Natale- referente presidio territoriale di Libera Valle Caudina e Valle Telesina.

Ad accogliere gli ospiti, la Dirigente Scolastica dell’Istituto, Dott.ssa Marina Mupo, la prof.ssa Gemma Splendiani, collaboratrice della dirigente scolastica, hanno evidenziato l’impegno costante della scuola  nel ricordare le tante vittime innocenti della violenza criminale e mafiosa e nel ribadire l’impegno civile contro ogni forma di criminalità, per l’affermazione della cultura della legalità.

Un’iniziativa in memoria delle oltre 900 vittime innocenti della mafia, curata dalle prof.sse Rossana Poppa e Tatiana Ferragamo, all’interno degli incontri previsti dall’Osservatorio per l’insegnamento dell’Educazione Civica.

 “ La memoria non si ferma come non si ferma il ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie. Il 21 marzo non è mai stata una data fine a se stessa ma sempre la tappa di un impegno che dura 365 giorni all’anno nelle scuole, nelle università, nelle associazioni, nelle parrocchie e dovunque i cittadini vivono quella responsabilità per il bene comune che è il primo antidoto al male delle mafie e della corruzione.- esordisce Marco Natale, referente Libera-“ Le vittime innocenti delle mafie non vogliono essere solo ricordati. Vogliono che continuiamo il loro impegno, che realizziamo le loro speranze. Ricordare, riportare al cuore le vite di persone strappate alle loro famiglie, realizzando, nei fatti, un diritto al nome e al ricordo che  ha contenuto  ma etico, umano, solidale: valori portanti di una comunità capace di costruire un processo di Memoria”

E’ stato Antonio Iermano, figlio di Aldo Iermano, assassinato insieme all’assessore regionale Raffaele Delcogliano, a ricordare le vittime della criminalità organizzata, anche quelle di origini sannite: “Ai giovani non mi stanco mai di dire – è stato il suo messaggio – di non voltarsi mai dall’altra parte davanti a un’ingiustizia, ad un torto, a un gesto di violenza. Non bisogna mai perdere il coraggio di combattere per la legalità e per la giustizia”.

Era il 27 aprile 1982 quando a Napoli due terroristi a bordo di una moto colpirono a morte l’assessore Delcogliano, e il suo autista Aldo Iermano:“Ricordo gli ultimi momenti trascorsi con mio padre prima della partenza per Napoli. Per lui non era un lavoro, ma una missione, era contento di andare a Napoli tutte le mattine, Poi un giorno non fece più ritorno, ma la sua memoria e quella di Raffaele Delcogliano può restare viva attraverso di voi”, ha dichiarato Antonio Iermano.

Emozionante il momento in cui Antonio Iermano ricorda suo padre. Tutti, in silenzio, i piccoli studenti del Convitto che si  sono lasciati condurre per mano dalle sue parole, così straordinario da avere il potere di far cogliere la bellezza, la grandezza e la profondità della vita. La vita di ciascuno di noi.

La giornata è stata un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime, persone che hanno subito una grande lacerazione che  tutti possono contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune

″A ricordare e riveder le stelle ″è lo slogan scelto per questo 21 marzo. Uno slogan composito, che racchiude molti significati.  Richiamare nel cuore coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa, Il desiderio di ‘riveder le stelle’ e di uscire dall’inferno della pandemia, dopo un anno di isolamento e distanziamento, è un desiderio forte tra tutti i cittadini

La parola stessa desiderio ci rimanda al cielo: desiderare è avvertire la mancanza di stelle, quindi sentire forte la necessità di buoni auspici, di luce che illumina e dà energia.

E in questo senso le stelle sono anche le persone che ogni giorno si battono per la giustizia sociale e la legalità democratica, fari del nostro operare ed esempi ai quali guardare con questo straordinario messaggio si conclude l’incontro.

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