POLITICA
Campagna vaccinale, Potere al Popolo chiede trasparenza all’Asl

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“Potere al Popolo intende reiterare la richiesta all’Asl di organizzare
meglio di come sta facendo attualmente la campagna vaccinale e di garantire una
gestione più trasparente e chiara della stessa. Molti cittadini si sono
lamentati perché la campagna vaccinale nella nostra provincia si caratterizza
per la grande disorganizzazione, testimoniata dai numerosi episodi di
inefficienza dei servizi sanitari registrati nell’arco delle ultime sei
settimane”. Los crive in una nota Potere al Popolo Sannio.
“Come Potere Al Popolo – Sannio – spiega la comunicazione -,
ci stiamo preoccupando di raccogliere in elenco tutti i casi di cattivo
funzionamento dell’ASL accertati da testimonianze dirette: l’incapacità di
sostituire in tempi utili diversi medici di base che sono andati in pensione; creando
così gli attuali forti disagi negli assistiti, in maggioranza anziani e
soggetti a rischio; l’Asl aveva comunicato che sarebbero stati due gli
ambulatori in cui effettuare le vaccinazioni, uno in via Minghetti, attivo, e
uno in via Mascellaro, mai aperto; si sono ravvisati degli gli assembramenti di
fronte all’ambulatorio in via Minghetti, una ventina in attesa del proprio
turno, a causa dell’incapacità di organizzare accessi scaglionati su fasce
orarie.
Ancora – prosegue Potere al Popolo -, diversi hanno protestato per la mancanza di un adeguato numero di sedie, solo quattro, in presenza di tante persone molto anziane costrette ad attendere nervosamente con forte disagio fisico e psicologico. Un comportamento irresponsabile di chi deve tutelare la salute pubblica. Il 27 febbraio scorso sono stati convocati presso l’ASL di Montesarchio una cinquantina di anziani ultraottantenni provenienti dai paesi limitrofi, in particolare da Tocco Caudio, solo per essere poi rispediti a casa per via del mancato arrivo delle loro dosi di vaccino. Nessuno nega che possa capitare un imprevisto nel corso di una campagna tanto affrettata, specie nel caso del vaccino Pfizer che presenta maggiori sfide per essere trasportato, ma non è stato fornito alcun avviso preventivo, anche se L’ASL ha affermato il contrario. Si registrano difformità nell’erogazione del servizio nei vari territori della provincia, ad esempio ci risulta che alcune strutture rilascino un bollino o un certificato che attesti l’avvenuta vaccinazione e che tracci anche da quale lotto provenga la dose vaccinale, mentre in altre non venga rilasciato nessun tipo di attestato di avvenuta vaccinazione al paziente.
L’ASL – si legge ancora nella nota – non risponde a gran parte delle PEC inviate da parte dell’utenza e quando lo fa, impiega tempi biblici. Gran parte di queste PEC sono richieste di informazioni molto importanti per gli utenti che le richiedono, e se il problema è che ne arrivano troppe da poter evadere, significa che la comunicazione delle informazioni sulla campagna è impreciso e/o insufficiente, che la struttura preposta (se ce n’è una) alle attività di Helpdesk è male organizzata e carente di personale.
Intanto, mentre nel resto del Paese le Asl comunicano il numero dei vaccinati giornalmente, ciò da noi non è dato sapere – conclude la nota -. Un grave difetto di comunicazione che denota superficialità, oltre le gravi carenze organizzative evidenziate. La semplice trasparenza chiesta, più volte, da Potere al Popolo, non è ancora garantita: chiamati in causa, i dirigenti si sono sempre trincerati nel più assoluto e sprezzante silenzio”.