CULTURA
Teatro Comunale, no alla ‘Casa della Cultura’. Mastella cerca un direttore prestigioso

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Quale futuro per il Teatro Comunale di Benevento? Passano i mesi e sono sempre più persone – tra operatori culturali e cittadini – a chiedersi quali saranno le decisioni in merito alla storica struttura di corso Garibaldi.
Partiamo dagli scenari già illustrati nelle scorse settimane: prima della conclusione della consiliatura, ovvero a primavera inoltrata, il ‘Vittorio Emanuele’ dovrebbe riaprire le porte, terminando così i lavori di ristrutturazione gestiti dal Provveditorato regionale alle Opere Pubbliche. Secondo punto importante: emergenza sanitaria permettendo, ci sono sul piatto 250mila euro stanziati a fine dicembre da Palazzo Santa Lucia per la programmazione culturale 2021 del Teatro.
La questione principale resta sempre la stessa: manca un direttore artistico sul quale investire per rilanciare e promuovere uno spazio da sempre considerato patrimonio culturale dell’intera città. In principio l’idea del sindaco era ricaduta sul noto attore e regista partenopeo Vincenzo Salemme, che in occasione del premio alla carriera ritirato nel luglio al BCT, il Festival del Cinema e della Tv di Benevento, aveva declinato l’offerta.
Dopo mesi di silenzio, il tema è tornato al centro del dibattito culturale a gennaio scorso quando, dopo lo stanziamento dei fondi regionali e il susseguirsi di ipotesi alla guida, come quella dell’87enne Roberto De Simone, il primo cittadino ha chiarito che ci sarà un bando pubblico per l’affidamento: “Chiederemo – aveva aggiunto – di soddisfare le esigenze degli artisti locali. Musicisti, compagnie di danza e teatrali devono essere presenti sul palcoscenico”. Infine, sulle ipotesi rimbalzate sulla stampa, aveva chiuso: “Vedremo se varrà il nome più consumato e di maggiore esperienza o se si punterà su qualche giovane”. Questo accadeva il 7 gennaio. E oggi?
Da quanto ci è dato sapere, in mattinata il primo cittadino ha incontrato informalmente il direttore del BCT, Antonio Frascadore, e il
segretario artistico dell’Orchestra Filarmonica, Vittorio Coviello, per discutere della proposta avanzata dalle due importanti realtà cittadine di avere in gestione il Teatro Comunale e farne una Casa della Cultura: un luogo nel centro storico che rappresenti una contaminazione artistica costante, quotidiana, che sia la casa di tutti, in cui tutti gli operatori culturali della città possano avere il loro spazio e dove operare nell’ottica di una programmazione unica.
Sulla questione, però, Mastella avrebbe rispedito al mittente la proposta ribadendo la volontà di trovare un nome di ‘chiara fama’ – attraverso un bando pubblico – al quale affidare la gestione del ‘Vittorio Emanuele’ e organizzare una stagione teatrale di rilevanza nazionale.
Staremo, dunque, a vedere se il primo cittadino riuscirà a cacciare un asso dalla manica e allestire – covid permettendo – un programma culturale di livello, che al Comunale manca da diversi anni. La riflessione semplice sulla direzione ce la fornì proprio il buon Salemme nel luglio 2020, ma stando agli ultimi sviluppi, sembra non sia stata presa proprio in considerazione. “Io faccio l’attore e mi muovo continuamente. Sarebbe un onore ma deve farlo chi sta qui, chi vive questa città e ha passione per il teatro, così sceglie le cose migliori per i cittadini”, aveva risposto l’artista partenopeo all’amico Clemente. Come si suol dire… “nemo propheta in patria”.