POLITICA
Modifica regolamento del Consiglio comunale, Potere al Popolo attacca Mastella

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“Il voto delle amministrative, emergenza pandemica permettendo, si avvicina, così come il tempo di tirare le somme riguardo una delle legislature più tristi, da un punto di vista della dialettica e della partecipazione democratica, a cui abbia assistito la nostra città negli ultimi anni.
Lo spettacolo offerto, durante i quasi 5 anni ormai trascorsi, all’interno del consiglio comunale – scrive Potere al Popolo Sannio – è stato alquanto deprimente. Cambi di casacca continui, proliferazione di gruppi consiliari mossi dall’esclusivo interesse personale, lunghe faide e rappacificamenti improvvisi. Per non parlare del dato forse più allarmante della già desolante vicenda, e cioè il continuo stravolgimento delle regole democratiche all’interno dell’assise comunale al solo fine di mantenere in vita una maggioranza che ormai nei fatti da un po’ di tempo non esiste più. In tal senso il ruolo del consiglio comunale è stato svilito, a danno della trasparenza nei confronti della cittadinanza e senza nessuna possibilità di reale partecipazione democratica.
Non era bastata evidentemente la già contestata modifica fatta al regolamento comunale che consente alla maggioranza di approvare qualsiasi cosa, anche questioni di vitale importanza come l’approvazione del bilancio, con soli 9 voti su 33, compreso quello del sindaco.
Aggirato uno scoglio – prosegue la nota del partito – se ne è frapposto però un altro, per la difficile sopravvivenza della ormai fu maggioranza di Mastella, quello della metà più uno dei consiglieri necessaria per consentire l’apertura della seduta del consiglio comunale, che consta in 17 unità (compreso il sindaco). Una soglia che non fa dormire sogni tranquilli, dal momento che attualmente i fedelissimi del sindaco si sono ridotti ad appena 14 unità (anche se converrebbe usare sempre il condizionale visti i continui smottamenti) e la sopravvivenza della consiliatura è stata più volte assicurata dai 3 “dissidenti” del PD. Per garantirsi una relativa tranquillità negli ultimi mesi che rimangono pare si stia studiando, quindi, un ulteriore cambiamento del regolamento comunale che consentirebbe di aggirare quest’ultimo ostacolo.
Il piano in fieri consisterebbe in una doppia chiamata nella stessa seduta per verificare il numero dei presenti.
Qualora non ci fossero i 17 consiglieri necessari, la seduta verrebbe sospesa e ripresa successivamente in seguito ad un secondo appello che attesterebbe la regolare apertura del consiglio non grazie alla maggioranza più uno sul totale dei consiglieri comunali, ma a quella relativa ai soli presenti in aula in quel momento.
Un ennesimo escamotage che non solo continua a svilire il ruolo del consiglio comunale – prosegue il partito – ma che svela ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, la natura autocratica dell’attuale amministrazione.
Come cittadine e cittadini di Benevento, prima ancora che come attiviste e attivisti di Potere al Popolo, siamo sconcertati ed indignati per l’erosione continua della partecipazione democratica a cui assistiamo nella nostra città.
Crediamo – conclude Potere al Popolo – sia arrivato il tempo di una riscossa delle coscienze purtroppo spesso dormienti del nostro territorio ed invitiamo la cittadinanza tutta ad esercitare un controllo popolare costante delle istituzioni per far sentire la voce di chi pensa ancora che siano i cittadini a dover decidere e i politici ad eseguire la volontà popolare, non viceversa”.