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Olio Campania, Mortaruolo: ‘Come Regione sostenuto riconoscimento IGP. Ora via libera del Ministero’
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“Al Sannio non servono soluzioni lanciate a gamba tesa in campagna elettorale, senza neppure conoscere il lavoro che c’è dietro, ma la visione lunga di chi partendo dall’analisi dei problemi si è messo al lavoro per ricercare e definire, insieme alle organizzazioni di categoria, una strategia per la tutela e il rilancio di alcuni comparti chiave della nostra economia sannita e regionale. Come nel caso dell’olivicoltura per la quale da tempo personalmente ho riservato particolare attenzione. Una grave disattenzione di chi rincorre e sventola scatti d’autore in campagna elettorale”. Così Erasmo Mortaruolo, consigliere regionale e candidato nella lista del Partito Democratico.
Prosegue Mortaruolo: “Come ben sanno da tempo gli esperti e gli operatori del settore, l’olivicoltura campana è alle prese con una crisi strutturale profonda. Il mercato nazionale e internazionale sempre più difficile e complesso anche per l’aggressività della concorrenza, l’introduzione delle innovazioni tecniche ancora troppo a rilento nelle imprese, la forte alternanza produttiva, il cambiamento climatico, sono solo alcuni dei fattori che impediscono il rilancio del comparto.
La necessità per la filiera olearia campana di varare iniziative di maggiore impatto sui mercati rispetto alle 5 DOP, che esprimono tuttora volumi di fatturato esigui, ha convinto gli operatori, sia gli olivicoltori che i molitori e i confezionatori, a rilanciare il progetto, in stallo da tempo, di dotare il settore del marchio comunitario di Indicazione Geografica Protetta (IGP), alla pari di quanto già fatto in questi anni nelle altre regioni italiane ove l’olivicoltura è maggiormente rappresentativa. Le grandi sfide sui mercati si vincono solo attraverso azioni intelligenti e di ampio respiro come l’IGP regionale, senza nulla togliere alle produzioni territoriali di eccellenza che generalmente hanno canali di vendita diversi e specifici.
La richiesta di riconoscimento della denominazione “Olio Campania” IGP, fortemente voluta da tutte le espressioni della filiera (le OP, tutte le principali imprese di trasformazione e imbottigliamento, imprese a filiera corta, olivicoltori singoli), facente parti del Comitato promotore costituito da ben 249 soci (primato assoluto in Italia), è stata presentata nei mesi scorsi al Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali dopo che come Regione Campania abbiamo espresso il nostro parere positivo”.
“Sulla tutela dell’olivicoltura – conclude il vicepresidente della Commissione Agricoltura – siamo dunque già un passo avanti, ossia nella fase di confronto e discussione con gli uffici ministeriali competenti sulla documentazione tecnico-storica a corredo dell’istanza, al fine di rafforzarla e renderla ancor più rispondente alle esigenze previste dalla complessa procedura in vista del successivo round che si avrà nei prossimi mesi con i Servizi tecnici della Commissione europea. Non appena sarà terminata l’attuale fase istruttoria, sarà convocata, a cura del Ministero, la riunione di pubblico accertamento sulla proposta che potrebbe già avere una sua concretizzazione nelle prossime settimane. Non siamo nella fase del faremo, ma siamo già impegnati a dare prospettive economiche a un settore che rappresenta l’eccellenza”.