Featured
Da 7 sindaci mozione di sfiducia per rilanciare la Comunità Montana del Fortore

Ascolta la lettura dell'articolo
Una mozione di sfiducia costruttiva nei confronti del direttivo della Comunità Montana del Fortore è stata depositata nella giornata di oggi da sette sindaci dei comuni sanniti (Apice, San Marco dei Cavoti, Baselice, Molinara, Montefalcone di Val Fortore, Foiano di Val Fortore e Castelfranco in Miscano).
Un’azione “preso atto della grave e ormai consolidata situazione di marginalizzazione ed agonia del territorio della Comunità Montana del Fortore” e che “è fallito l’ultradecennale Governance di un Ente la cui natura di «secondo livello» imporrebbe di rappresentare, all’interno di una visione cooperativa, le varie sensibilità politico-territoriali anziché esplicitarsi in azioni particolaristiche e, persino, antagonistiche”. Secondo i primi cittadini, infatti, occorre “repentinamente, una vigorosa iniziativa istituzionale, all’interno di una visione inclusiva del territorio, protesa ad immettere dinamismo programmatico e politico nell’azione amministrativa della Comunità anche in funzione di una rinnovata sinergia con i diversi livelli di Governo”.
“Le profonde trasformazioni degli ultimi anni, con l’aggiunta delle forti accelerazioni causate dalla pandemia da Coronavirus, – scrivono nella mozione di sfiducia – hanno rimesso le Aree Interne al centro del dibattito e delle iniziative programmatiche, a tutti i livelli. Esperti e politici hanno segnalato come fenomeni quali il «distanziamento sociale», destinato a mantenersi con strascichi ed effetti di medio e lungo termine, nuovi modelli di lavoro, in primis lo smart working, potrebbero ri-portare in auge i borghi e le aree più marginalizzate. La possibile nuova centralità delle aree interne si evince anche dalla consistente ed inedita dotazione di risorse per la «Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI» nel Piano per il Sud presentato dal Ministro Provenzano. Cogliere appieno queste grandi opportunità deve essere l’imperativo etico e politico di chi governa le nostre realtà. Le comunità montane, coerentemente, – aggiungono – devono e possono assolvere la funzione di importante veicolo per la valorizzazione e lo sviluppo delle nostre aree interne, dalla cura del territorio all’azione fondamentale della programmazione integrata, concertata e multilivello.
Il Fortore beneventano, quindi, può e deve giocare un ruolo da protagonista con l’obiettivo di interrompere l’abbandono e la desertificazione in atto. Sarà, pertanto, priorità della nuova Governance dell’Ente: riorganizzare il servizio per la cura e la manutenzione delle nostre aree al fine di valorizzare le strade rurali ed i sentieri; programmare iniziative di comunicazione e valorizzazione delle bellezze storiche e paesaggistiche; facilitare nuove forme di integrazione e condivisione dei servizi tra i vari comuni; rilanciare l’azione programmatica all’interno della SNAI; rilanciare il core business della forestazione.