Associazioni
Bici lungo il corso Garibaldi, il Comitato: “Noi non ci arrenderemo”

Ascolta la lettura dell'articolo
“Domani, domenica 14 giugno, si svolgerà la prima di una lunga serie di manifestazioni cittadine per protestare contro il mancato rispetto della legge italiana all’interno dell’area pedonale di Corso Garibaldi, dove, come sancito dall’articolo 3 del Codice della Strada, non è consentito il transito e la sosta alle automobili e dove non è possibile autorizzare tale transito e le soste dei veicoli a motore”. Il Comitato Cittadini in Bicicletta torna sulla questione delle bici sul corso Garibaldi.
“Nelle prossime settimane – spiegano – produrremo una denuncia alla Magistratura nei confronti del Sindaco e del dirigente che firma le autorizzazioni per il transito delle automobili, nella speranza di chiarire una volta per tutte che gli unici veicoli a poter transitare all’interno delle aree pedonali, in Italia come in tutto il pianeta Terra, sono le biciclette. Come comitato abbiamo proposto alla giunta Mastella di limitare il divieto di transito alle biciclette alle sole giornate di Sabato, Domenica, festivi e prefestivi dalle ore 18 alle ore 24, ma i rappresentanti della giunta continuano a sostenere la bugia che “le biciclette sono pericolose”, dichiarando falsità che non hanno corrispondenza né con la realtà dei fatti né con le leggi della fisica e della dinamica: soprattutto continuano a demonizzare le biciclette per realizzare un progetto di città ad uso esclusivo delle automobili.
Abbiamo infatti appreso che la giunta Mastella – scrivono – ha previsto di destinare l’ex caserma Guidoni alle automobili, continuando a sottrarre spazi urbani alle attività umane per destinarli all’uso esclusivo delle automobili, le quali sono per il sindaco e i suoi seguaci, le uniche entità degne di attenzione, a differenza dei cittadini, i quali pare non abbiano nessun tipo di diritto, nemmeno quello di andare al lavoro in bicicletta. Inoltre, abbiamo appreso dalla stampa che il più grande e indefesso sostenitore della guerra alle biciclette, ovvero Bosco Fioravante, è stato nominato comandante dei vigili urbani senza averne i requisiti, per cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha sollevato tre obiezioni ostative alla sua nomina. Per questo ci sembra necessario pretendere le sue immediate dimissioni, visto che più volte ha ripetuto alla città intera che “le regole vanno rispettate”, ma a quanto sostiene la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i primi a non rispettare le regole sono stati proprio lui e il sindaco Mastella, visto che hanno proceduto alla sua nomina in maniera non conforme alla legislazione nazionale e regionale.
Noi cittadini in bicicletta – conclude la nota -, vessati dai soprusi e criminalizzati non riconosciamo più Bosco Fioravante come comandante dei Vigili Urbani e pretendiamo che venga sostituito e che si proceda alla nomina nel rispetto delle regole, per cui già da domani disobbediremo ai suoi ordini. Infine, dobbiamo costatare come la guerra che hanno dichiarato alle biciclette, convinti di poter vincere facilmente, aizzando i cittadini contro i ciclisti, definendoli “criminali” e “spacciatori di droga”, si stia rivelando per loro molto più difficile da vincere, soprattutto perchè portata avanti in spregio alle regole del codice della strada, del buon senso e della democrazia. Cari Fioravante e Mastella, noi non ci arrendiamo”.