CRONACA
Cadavere in strada, convalidato il fermo della badante: “Volevo esaudire il suo desiderio”
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Ha ripercorso quelle ore tragiche di sabato scorso. Lo ha fatto nel reparto di psichiatria dell’Asl di Benevento di fronte al gip Gelsomina Palmieri che – al termine dell’interrogatorio – ha convalidato il fermo. La donna, 64enne salernitana, come è ormai noto è accusata di aver abbandonato in via Pacevecchia il corpo senza vita di un 84enne che accudiva.
La versione resa al Gip è identica a quella fatta al Pm e alla Squadra Mobile del capoluogo, come ha spiegato il legale che la difende, il sannita Gerardo Giorgione.
La fermata avrebbe voluto esaudire l’ultimo desiderio dell’anziano trasportandolo all’ospedale “Rummo”, la struttura che in passato lo avrebbe accolto dopo alcuni ricoveri per urgenze legate alle sue condizioni di salute.
La ricostruzione parte dal decesso e da una prima volontà della donna di non spostarlo subito perché – ha detto – “la sua anima era ancora in casa”. Successivamente, la decisione di metterlo in auto e raggiungere il capoluogo sannita. Nel corso del tragitto, la donna avrebbe pregato per l’anima del pensionato.
Infine, l’arrivo in via Pacevecchia con l’abbandono in strada. La prima intenzione era quella di lasciarlo su una panchina, ma la badante non avrebbe avuto la forza per compiere lo sforzo e quindi la decisione di lasciarlo sull’asfalto.
Una ricostruzione dei fatti che ha spinto la difesa a chiedere una perizia psichiatrica urgente. Non solo: il legale difensore ha anche richiesto la revoca della misura cautelare o la modifica con un trattamento sanitario, alla quale la 64enne è già sottoposta.
Intanto, alle 15:30 è in programma l’autopsia per stabilire le cause della morte. La donna è accusata “di abbandono di persone incapaci seguito da morte e di aver tentato di occultare il cadavere su pubblica via avvolgendolo all’interno di alcune coperte”.