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Altrabenevento prepara esposti e dossier: ‘Molte anomalie sul Piano Periferie’
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Un esposto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed uno alla Procura della Repubblica. Altrabenevento, l’associazione guidata da Gabriele Corona, entra a gamba tesa sul progetto periferie. Come si ricorderà, si tratta di una serie di interventi, finanziati in parte con soldi dello Stato, e che a Benevento ha suscitato non poche polemiche soprattutto per quanto riguarda i lavori a piazza Risorgimento e al terminal dei bus extraurbani di via Pertini. Va detto che il sindaco Mastella ha sempre difeso il progetto attaccando le critiche e definendole come “una opposizione fine a se stessa con il timore dell’innovazione e di fatto la rinuncia al futuro”.
Numerose le anomalie – sia di carattere finanziari e amministrativo che tecnico – sottolineate dall’associazione che ha presentato anche un dossier che sarà allegato agli esposti e al quale hanno dato il loro contributo Italo Di Dio, commercialista e consigliere comunale di opposizione al Comune di Benevento; Salvatore Zotti, ingegnere ed ex dirigente del settore Urbanistica del Comune di Benevento e Pasquale Basile, fondatore di “Civico 22”.
Tutti i progetti, sono 17, hanno un costo di 26 milioni di euro, 18 a carico del pubblico e 8 messi a disposizione da privati. E proprio su queste cifre che si è concentrata l’attenzione dell’associaizone e degli esperti: “Tra i privati – ha commentato Corona – c’è una società che vuole realizzare con fondi propri una piscina coperta e un Ostello della gioventù per un totale di circa 6 milioni di euro. Senza quei finanziamenti privati – aggiunge – il programma di interventi del Comune di Benevento non avrebbe avuto neppure il punteggio minimo per essere ammesso a finanziamento”.
L’altro tema è legato al singolo intervento di piazza Risorgimento e del Terminal Bus. “Fanno discutere – ha spiegato Corona – la ‘riqualificazione’ e la costruzione di un immobile sull’area dell’attuale Terminal Bus di via Pertini”. Secondo Altrabenevento il progetto, che prevede un porticato ad ‘L’ a piazza Risorgimento, andrebbe a stravolgere l’idea progettuale di Piccinato che immaginò l’area.
Non solo: l’aspetto che convince ancora di meno è la costruzione al terminal dove sorgerebbe un palazzo di 5 piani, con i primi due destinati a parcheggio, che la società che realizzerà l’opera avrà in gestione per 30 anni.
Infine, perplessità anche in merito allo spostamento del terminal al Rione Ferrovia o al Rione Libertà. Una scelta che, secondo il dossier, non farebbe altro che creare ulteriore caos e disagi ai cittadini, studenti e pendolari.