CRONACA
Morti sull’Appia, riunione in Prefettura per la messa in sicurezza della statale
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Rotatorie, potenziamento della segnaletica stradale, dissuasori della velocità e un sottopasso per il passaggio dei pedoni: sono queste alcune delle proposte di messa in sicurezza dell‘Appia nel tratto relativo al territorio di competenza dei Comuni Tufara Valle, San Martino Valle Caudina, Montesarchio, Apollosa, Roccabascerana, che convergeranno in un documento ad hoc da presentare alle Prefetture e alle Province di Avellino e Benevento e all’Anas.
E’ quanto emerso dalla riunione odierna presso il Palazzo del Governo convocata dal prefetto Francesco Antonio Cappetta, su iniziativa dei sindaci, dopo la tragica morte del cittadino di Montesarchio, Maurizio D’Avola, che deteneva un esercizio commerciale a Tufara Valle, investito mentre attraversava la strada il 16 gennaio scorso.
Hanno partecipato i primi cittadini dei comuni interessati accompagnati dai rispettivi comandanti di polizia locale, rappresentanti di Anas, prefetto e vice prefetto.
“Un fattaccio”, come lo ha definito il sindaco di Montesarchio anche in qualità di rappresentante della Città Caudina, Franco Damiano, che ha spinto amministratori e cittadini a chiedere interventi immediati di sicurezza per prevenire e contrastare i troppi rischi presenti sul quel tratto di strada che è di competenza dell’Anas.
Burocrazia e intricato groviglio di competenze giuridico-amministrativo non hanno consentito nel tempo, come ha spiegato il primo cittadino Damiano, di adottare le misure che oggi potrebbero divenire realtà.
Interventi che potranno porre fine alla lunga scia di sangue e alla paura costante su quel tratto di strada, contro cui nelle ore immediatamente successive alla morte di D’Avola hanno alzato la voce i residenti riunendosi nel costituendo comitato “Tufara Uniti” presieduto dal parroco padre Albert Franco Mwise, che si è detto soddisfatto per aver ravvisato volontà unanime di dare risposta.
Le dichiarazioni nel servizio video