CRONACA
Caccia al cinghiale al Rione Libertà, il Movimento Animalista presenta un esposto in Procura

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Dopo il clamore e la paura suscitati da una presunta battuta di caccia autorizzata pochi giorni fa in pieno centro cittadino, il Movimento Animalista, associazione guidata a livello nazionale dalla deputata Michela Vittoria Brambilla ed a livello locale da Graziella Tumino e Vincenzo Signoriello ,ha dato mandato ai propri legali, Davide D’Andrea, Dionisio Lombardi e Carmela Rosella, di depositare questa mattina un esposto alla Procura della Repubblica del capoluogo sannita, al fine di fare chiarezza su quanto accaduto.
Come si ricorderà, infatti, alcuni cittadini di via Piccinato, al Rione Libertà, avevano lamentato – anche attraverso un servizio della nostra redazione – la presenza di almeno 5 cinghiali nelle vicinanze di un condominio chiedendo un intervento urgente da parte delle istituzioni.
“Al di là della realtà dei fatti – scrivono i legali del Movimento Animalista di Benevento -, i quali laddove accertati ed appurati rappresenterebbero di fatto un elemento di assoluta novità e gravità, atteso che risulta a dir poco insolito rimanere spettatori di una battuta di caccia in pieno centro cittadino, ciò su cui il Movimento si interroga, interpellando in tal senso la Procura, è come sia stato possibile predisporre una autorizzazione del genere, non pensando evidentemente ai pericoli conseguenziali. In altri termini, sebbene risulterebbe esservi un’ordinanza della Regione Campania (circostanza riferita dagli stessi presunti cacciatori), ci si chiede come la stessa possa andare oltre le normative di legge ivi preposte in materia, di rango superiore, atte al totale divieto dell’attività venatoria nelle città.
Il Movimento, infatti, ribadisce – prosegue la nota – che quanto accaduto si è svolto in una zona in cui avviene il maggior afflusso di persone, atteso i loro spostamenti per le festività natalizie, giorni 22/26/29 Dicembre 2019; a ridosso delle colline di via Piccinato, zona denominata Gran Potenza, ovvero l’area boschiva confinante – delimitata dalla rete di protezione di colore verde – coinvolgendo la tangenziale Ovest (arteria maggiormente trafficata nel periodo natalizio per raggiungere il centro Commerciale “Buonvento”); in una zona dove il munizionamento utilizzato per la caccia al cinghiale, avendo una gittata utile (per alcuni tipi di munizionamento si arriva anche a distanze superiori ai 500 mt.), di sicuro avrebbe potuto compromettere la sicurezza e la incolumità di chiunque si trovava nella sua traiettoria; in un luogo non affatto opportunamente delimitato come previsto per legge.
Ad ogni buon conto – conclude il Movimento Animalista -, ed attendendo gli sviluppi del caso, l’unica nota positiva della vicenda è che l’imponderabile è stato scongiurato solo e grazie alla solerzia dei cittadini residenti”.