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CRONACA

Tetracloroetilene, i chiarimenti della società Artea sui pozzi di Campo Mazzoni e Pezza Piana

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La società ARTEA S.r.l., a seguito delle Presentazioni del Piano delle Indagini preliminari e del piano della Caratterizzazione, commissionati dal Comune di Benevento e relativi allo studio della qualità ambientale della falda acquifera di Campo Mazzoni e Pezza Piana, osservando che si sono susseguite a mezzo stampa alcune interpretazioni che appaiono, a nostro giudizio, controverse rispetto alle conclusioni da noi tratte nei citati documenti, ritiene che corra l’obbligo specificare quanto segue al fine di una corretta informazione ed al fine di avere una coerente lettura aderente a quanto da noi concluso negli elaborati presentati”. Così in una nota la società che ha condotto le analisi sui pozzi del capoluogo.

“Il D. Lgs. 152/06 alla parte IV – spiega – pone l’obbligo, qualora si sia a conoscenza di fenomeni di potenziale contaminazione di matrici ambientali, anche se non già ritenute essere connesse con problematiche sanitarie, di verificarne il livello di qualità ambientale e la presenza quantitativa di specie chimiche tra cui il Tetracloroetilene, il Tricloroetilene ed altri oggetto principale dello studio. In tal senso la nostra azienda ha operato per giusto incarico del Comune di Benevento.

Per quanto riguarda la diretta tutela della salute pubblica e la verifica di potabilità – aggiunge -, non essendovi mai stati superamenti dei limiti specifici previsti, abbiamo comunque ritenuto secondo il principio della massima precauzione di prevedere necessariamente e porre in essere un monitoraggio più assiduo delle fonti di utilizzo come è indicato nel citato Piano della caratterizzazione, non ritenendo allo stato ricorrere ad ulteriori necessità.

Particolare attenzione – conclude -, sempre per avere una corretta lettura, va rivolta alle considerazione da noi effettuate in base all’applicazione del D, Lgs. 152/06 parte II che alle tabelle 2 e 3 dell’allegato 1 parte B esprime limiti di soglia per considerare un acquifero in “buono stato di qualità”, ci ha messo in possibilità di verificare che la falda esplorata per i dati ottenuti e per i parametri indagati allo stato risulta essere ancora in “Buono Stato di Qualità”. A tal proposito sarà necessario avere ulteriori dati per confermare anche su base stagionale tale condizione, come tra l’altro già previsto ed in attuazione dai soggetti coinvolti”.

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