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Ance, Ferraro: “Ok per Decreto Sblocca Cantieri, ma persistono criticità”
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“E’ ormai legge il Decreto Sblocca Cantieri. “Siamo soddisfatti di essere finalmente arrivati ad un testo finale che introduce importanti correttivi “urgenti” alla normativa in materia di opere pubbliche, ma persistono ancora alcune criticità che non risolverebbero il problema del “blocco” degli appalti in Italia e che rischierebbero di vanificare il lavoro svolto e gli obiettivi di crescita che il Governo si propone di realizzare”, dichiara Mario Ferraro, presidente di Ance Benevento.
“Secondo l’ANCE, infatti, il decreto non interviene alla radice sulle grandi criticità che impediscono il rapido utilizzo delle risorse stanziate. “Mancano interventi sui processi autorizzativi dei progetti, sulle autorizzazioni ministeriali, mancano tempi perentori per ogni fase decisionale e per il trasferimento delle risorse, al fine di ridurre drasticamente i tempi morti, che raddoppiano i tempi di realizzazione delle opere pubbliche in Italia. I gravi ritardi accumulati dalla P.A. nella manutenzione delle opere presenti sul territorio sono invece diventati l’alibi per replicare sempre e ovunque un modello capace di bypassare qualsiasi regola, sacrificando i principi di correttezza, trasparenza e legalità”.
“Ma il vero nodo prosegue – Mario Ferraro – riguarda il blocco delle opere al sud. Calano gli investimenti e aumenta il numero delle opere bloccate. Soltanto L’Anas ha segnalato che nel Mezzogiorno il 60% delle opere è al palo. Basti pensare che 115 cantieri per un valore di 9,493 miliardi di euro saranno rinviati al prossimo biennio. Parliamo del 60 per cento dei 16,371 miliardi che il gestore stradale impegna su tutto il territorio nazionale. Soldi già stanziati, che però non si riescono a spendere per una lista infinita di intoppi burocratici che vanno dalla condivisione dei progetti con gli enti locali, la necessità di approfondimenti tecnici fino a ritardi nella presentazione dei pareri tecnici o allungamenti dei tempi nell’iter autorizzativo.
Il vero dramma è che abbiamo vinto la battaglia degli stanziamenti, ma non quella dell’attuazione, che più interessa ai cittadini. Non si invertirà la tendenza, fino a quando non si investirà di più sulla qualità della progettazione e sul personale che devono accompagnare i cantieri.”
Guardando ai singoli territori, la Campania vede rinviati 13 cantieri del valore di 1,675 miliardi. Un esempio è la Telesina, dove si dovrà attendere un anno in più per avviare il quadruplicamento delle corsie di marcia, salvo diversa indicazione che in queste ore potrebbe provenire dal Cipe in merito al finanziamento definitivo dell’intera opera e quindi della messa a Bando del primo lotto Benevento – San Salvatore telesino. Parliamo di un investimento complessivo di quasi 790 milioni.
In merito alla statale Val Fortore partiranno con tre anni di ritardo, nel 2021, gli ultimi lavori per completare lo svincolo tra San Marco dei Cavoti e San Bartolomeo in Galdo. La progettazione, per un dossier da oltre 210 milioni di euro, necessita di più tempo.
Infine, sarà avviato soltanto nel 2022 e non nel 2020 il primo lotto della Caserta-Benevento (valore 148 milioni).