POLITICA
Pd: “Polemica sulle Ferrari in città? E’ lo specchio del degrado della politica”
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“All’interno del Circolo Cittadino del PD di Benevento ci siamo dati delle regola ben precise su come intervenire pubblicamente. Innanzitutto ci siamo imposti di intervenire solo quando abbiamo qualcosa di concreto da dire e quando sappiamo quello di cui stiamo parlando. Ci siamo cioè dati una regola di buon senso, perfino un po’ banale: parla solo di ciò che conosci. Però non ci siamo fermati al buon senso, abbiamo anche deciso di parlare solo quando possiamo proporre una soluzione fattibile. Lo facciamo perché vogliamo evitare le polemiche sterili, perché crediamo che la politica abbia prima di tutto lo scopo di risolvere i problemi, o almeno di proporre soluzioni realizzabili.
Perciò può capitare che la voce del PD beneventano non si unisca al chiassoso starnazzare dei politici locali che “dibattono” sui giornali. Perciò, ad esempio, non si sono letti commenti del PD sulla polemica delle Ferrari in città e del pranzo organizzato nel Chiostro di Santa Sofia. Perché noi vogliamo dedicare il giusto tempo a studiare e capire.
In quei cinque minuti che sono serviti ad una senatrice della Repubblica a scrivere un post indignato su Facebook, noi del Circolo abbiamo iniziato a mettere in fila le domande a cui vogliamo dare una risposta prima di poter esprimere un’opinione. Domande quali: c’era un parere della Soprintendenza? Quali sono stati i costi e se è stato pagato un fitto, chi ha deciso il costo? E chi ha pagato?
Mentre iniziavamo a raccogliere le informazioni e i documenti necessari a trovare qualche risposta, il “dibattito” è proseguito con un post del Sindaco scritto in un italiano incerto, poi messo a posto da qualche assistente con la delega alla correzione delle bozze.
Noi non partecipiamo a questi “dibattiti”. Siamo convinti – conclude il circolo Pd – che lo spettacolo dato in queste ore, e che abbiamo visto spesso in passato, sia solo lo specchio del degrado della politica. Un degrado che il Circolo Cittadino del PD sta cercando di contrastare con le armi dell’attivismo, della ragione e dello studio. Perciò rispondiamo così a tutti quegli amici e compagni che in queste ore ci stanno invitando ad unirci al “dibattito” sulle Ferrari in maniera pubblica: no grazie, noi vogliamo fare politica seriamente”.