Comune di Benevento
A Palazzo Mosti scontro sull’acqua pubblica, ma c’è il sì alla proroga del servizio a Gesesa
In mattinata una manifestazione pacifica del comitato sannita Acqua Bene Comune alla presenza di padre Alex Zanotelli, contrario alla privatizzazione del servizio idricoAscolta la lettura dell'articolo
Con 19 voti favorevoli e 6 contrari il Consiglio comunale di Benevento ha approvato le due delibere che prorogano la durata dell’affidamento della gestione del servizio idrico integrato a Gesesa spa fino al 2050 e in scadenza il prossimo 30 giugno 2022 e modificano l’art.3 dello statuto societario con la previsione dell’aumento capitale attraverso l’offerta ad altri Comuni di acquisto di quote societarie con la rinuncia del diritto di opzione per il Comune di Benevento che ridurrebbe la quota societaria già minoritaria dal 38% al 35%.
I due provvedimenti hanno accolto di fatto con immediata esecutività la proposta avanzata da Gesesa-Acea, incassando, però, la contrarietà da parte dell’opposizione che in maniera condivisa ha presentato una pregiudiziale, poi bocciata, con la quale ha chiesto di tener conto della volontà di 3285 cittadini che hanno raccolto firme per un referendum consultivo sul tema dell’acqua pubblica e di 7 consiglieri comunali di minoranza, invitando di attendere l’esito dell’espressione popolare e di allinearsi in maniera più ampia alla volontà dei 7 milioni di italiani che nel 2011 hanno votato contro la privatizzazione dell’acqua.
Il sospetto dell’opposizione è che si voglia assecondare gli interessi di un privato con un atteggiamento che Del Vecchio ha definito di “sudditanza psicologica e che esula gli interessi dei cittadini per i quali – ha detto – oggi in Consiglio comunale si sarebbe dovuto discutere di come migliorare la manutenzione delle condotte idriche, di come risolvere la questione sollevata sulla presenza del tetracloroetilene in alcuni pozzi della città.”
Hanno provato a fare chiarezza il consigliere di maggioranza Quarantiello e il sindaco Mastella che, nel ribadire la contrarietà alla privatizzazione pura e semplice dell’acqua, ha precisato che “quella di oggi è soltanto una definizione di procedura in linea con la normativa vigente per agevolare il socio Gesesa a rimanere sul mercato in vista del bando sulla gestione del servizio idrico integrato da parte dell’Eic previsto nel 2022.”
Da parte dell’assessore al Bilancio, Maria Carmela Serluca, un “lapsus freudiano” in merio alla questione: cercando di chiarire i punti all’ordine del giorno nel rispondere all’opposizione su quale “vantaggio potessero avere i cittadini di Benevento e il Comune con l’estensione del capitale societario ad altri Comuni, non ancora noti”, da parte di Gesesa, ha detto: ”Non siamo il Comune”, incassando un applauso fatto di ironia da parte di alcuni membri del comitato sannita Acqua Bene Comune presenti in aula e che durante la votazione sono stati accompagnati fuori dai vigili perché contestavano sì della maggioranza e invitavano a rispettare i dettami dell’enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco.
Il comitato in mattinata ha manifestato in maniera pacifica davanti a Palazzo Mosti alla presenza di padre Alex Zanotelli.
Le dichiarazioni nel servizio video