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Tribunale Ecclesiastico, al via l’anno giudiziario: nozze e famiglie sempre più in crisi
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Centoventinove cause definite con sentenza, 70 di prima istanza e 59 di seconda. Sono i numeri del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano e d’Appello di Benevento presentati, questa mattina, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Un appuntamento che nasce per raccontare l’attività giudiziaria dell’anno appena trascorso, ma che diventa anche un momento di riflessione sociale e collettiva sullo stato delle famiglie nel Sannio.
Il quadro generale parla di una crisi dell’istituzione familiare sotto tutti i punti di vista. I dati Istat, associati a quelli del Tribunale, raccontano che ci si sposa sempre di meno sia civilmente che con rito cattolico. Il contraltare di questa situazione è rappresentato dalla convivenza.
“Stiamo assistendo – ha spiegato mons. Pietro Russo, vicario giudiziale del Tribunale – alla posticipazione della nuzialità e a questo si aggiunge anche l’aumento dei divorzi”. In lieve aumento sono, invece, i matrimoni civili che sono il 43% del totale con picchi al Nord e Centro Italia. “I numeri – ha aggiunto – raccontano chiaramente la crisi della famiglia che viene vista solo come un fatto privato tralasciando l’aspetto intenso come patto esplicito di reciproco riconoscimento tra coniugi e società civile”.
Accanto agli aspetti sociali e culturali, ovviante, va aggiunto anche quello economico che non aiuta le giovani coppie che scelgono la convivenza. Una riflessione che la Chiesa sta affrontando anche attraverso la riforma dei Tribunali ecclesiastici che devo essere sempre più vicini ai fedeli e alle famiglie. “Una sfida complessa che unisce aspetti giuridici e pastorali”, come ha spiegato mons. Adolfo Zambon, vicario giudiziale del Tribunale regionale Triveneto, che ha tenuto la prolusione dell’anno giudiziario.
Le interviste nel servizio video