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AMBIENTE

Asia, troppa ‘inciviltà’. Ecco il progetto: porta a porta anche nelle contrade e tariffa puntuale

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Una situazione allarmante. E’ la fotografia scattata dal personale ispettivo dell’Asia a seguito di un lavoro di monitoraggio nel mese di giugno sul territorio comunale per quanto concerne il conferimento dei rifiuti. Secondo l’azienda “vi è una diffusa e consolidata abitudine del mancato rispetto delle disposizioni di cui alle Ordinanze Sindacali che dettano i seguenti obblighi per due zone: A e B in cui è stata suddivisa la città”.

RIFIUTI OVUNQUE – “E’ risultato che in diverse zone del centro urbano, – scrive l’amministratore unico Donato Madaro – i conferimenti delle varie tipologie di rifiuto non avvengono nei giorni stabiliti e durante le fasce orarie indicate, determinando di fatto, un commistione delle varie tipologie di rifiuto, laddove si compiono senza l’utilizzo di carrellati dedicati, e gli operatori sono costretti, in loco, ad effettuare difficoltose ed approssimative azioni di separazione manuale per riuscire a garantire un recupero delle frazioni differenziate. Invece, nelle realtà condominiali dotate di contenitori carrellati, si è constatato che i conferimenti si verificano quotidianamente per tutte le tipologie di rifiuto, quindi in giorni e orari differenti da quelli stabiliti”.

campaneRACCOLTA VETRO – “Il monitoraggio accurato eseguito – continua la nota dell’azienda – ha rilevato che i conferimenti si compiono sistematicamente attraverso una scorretta e oramai consolidata incivile abitudine di abbandonare in terra buste chiuse contenenti i rifiuti differenziati del vetro, nel mentre le campane restano completamente vuote, per cui gli operatori dell’Asia quotidianamente devono provvedere ad eliminare tali cumuli per evitare che questi possano divenire, nel breve tempo mini discariche abusive.

Queste attività straordinarie che si eseguono in modo purtroppo sistematico – aggiunge Madaro – causano un forte dispendio di risorse che vanno ineluttabilmente a discapito dei servizi standard come le raccolte porta a porta e lo spazzamento”.

senza-titolo1GLI ECO-PUNTI NELLE CONTRADE – “Il servizio è organizzato attualmente su 16 eco-punti mobili individuati nelle varie contrade con conferimenti nelle fasce orarie, al mattino dalle ore 7,30 alle ore 10,30 e al pomeriggio dalle ore 14,30 alle 17,30 a rotazione su sei giorni e su 3 eco-punti serviti al giorno, mattina e pomeriggio.

I cassoni mobili già utilizzati per il conferimento risultano essere insufficienti come capienza per due tipologie di rifiuto, imballaggi misti e rifiuto indifferenziato residuo. Si è pensato di sostituire il cassone mobile con cassonetti dedicati per ogni tipologia di rifiuto collocati nelle stesse postazioni medesime e poi ripresi per consentire i conferimenti nelle fasce orarie pre-stabilite, fissando che durante le fasce orarie di conferimento, nel contempo, si effettuasse servizio di svuotamento di quei cassonetti che maggiormente si riempiono (imballaggi misti e rsu che hanno un contenuto volumetrico maggiore e basso peso specifico), ma ciò è stato difficile da garantire appieno per insufficienza strutturale di automezzi funzionanti e perché le postazioni giornaliere individuate, trovasi in zone diametralmente opposte sul territorio comunale, per cui il rifiuto eccedente è rimasto comunque in terra.

Si è acclarato in questo breve periodo – scrive Madaro – che il servizio allestito è strutturalmente insufficiente per i motivi innanzi elencati, ma soprattutto prevalentemente per le inadempienze da parte dei cittadini residenti a cui poi si aggiungono i conferimenti abusivi extra territorio comunale.

Infatti, il servizio offerto alle contrade sconta anche una forte disattesa da parte dei cittadini serviti della disposizione sindacale con cui furono stabilite le modalità di conferimento, infatti si evince chiaramente che anche in assenza di cassonetti avvengono con metodicità conferimenti a terra del rifiuto.

senza-titolo2Attività di controllo in affiancamento con i vigili urbani dei giorni scorsi, hanno condotto alla individuazione e quindi conseguenzialmente alla elevazione di sanzioni nei confronti di soggetti residenti in Benevento, ma anche in altri comuni della Provincia di Benevento e fuori provincia (comuni della Provincia di Avellino), questo dato relativamente ai conferimenti extra territorio, molto negativo, suggerisce di dover dislocare alcuni degli eco-punti più critici, in zone più interne alle contrade servite, in quanto collocati lungo strade di transito veicolare proveniente da zone esterne al territorio.

Infatti, a tal proposito, i controlli sono stati inaspriti per cui mediante un auto civetta in incognito saranno attenzionati a rotazione i diversi eco-punti per individuare i trasgressori.

LE PROPOSTE – La proposta è di allestire postazioni fisse con contenitori da lt 2500, tali da soddisfare 24 ore su 24 il servizio. Detta proposta è il preludio all’applicazione della tariffa puntuale che dovrà ottenersi attraverso l’allestimento di cassoni interrati dotati di strumentazione di accesso elettronico mediante card dedicate o microchip o altro dispositivo che, saranno collocati per ottemperare a quanto disposto dal Decreto Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, 20 aprile 2017.

Per dar seguito a tale collocazione fissa di contenitori, si dovrà però inevitabilmente provvedere a dislocare in modo diverso i 4 eco-punti più critici per le ragioni evidenziate di facile utilizzo da parte di non residenti, Piano Cappelle, san Chirico, Pontecorvo e Piano Borea e questo potrà essere suggerito attraverso il coinvolgimento dei vari rappresentanti dei comitati di quartiere.

Il momento di consultazione dovrà servire anche per spiegare che ove mai tali eco-punti fissi diverranno discariche, nel 2019 e per il periodo strettamente necessario ad allestire gli strumenti e le attrezzature per l’applicazione della tariffa puntuale, si organizzeranno i servizi porta a porta anche per le contrade eliminando definitivamente i contenitori, con l’aumento consequenziale della T.A.R.I.

MONITORAGGIO E NUOVE ASSUNZIONI – L’Asia ha già avviato anche un programma di riorganizzazione delle proprie attività. “Da qualche settimana – spiega l’amministratore unico Madaro – è avvenuto un ricambio di personale, 34 unità lavorative di 2° e 3° livello sono state assunte a tempo determinato, di cui 8 ex interinali e 3 ex LSU, a seguito di superamento di selezione pubblica sulla base di requisiti oggettivi quali il basso reddito, nucleo familiare ecc. e possesso di patente B e C, soltanto n.3 sono residenti fuori provincia. Tali lavoratori subentrano a circa 70 lavoratori cosiddetti “interinali” che negli ultimi 3 anni sono stati impiegati a rotazione sui servizi esterni dell’Asia, con costi maggiorati . Era d’obbligo procedere in tal senso ai fini di una pedissequa ottemperanza delle normative vigenti (Legge Madia), in un’ottica di razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica e quindi di costi sostenuti e di ottimizzazione delle funzioni rese al cittadino-utente. L’aver introdotto personale nuovo può sicuramente determinare qualche disfunzione, rispetto a ciò, sono stati potenziati i controlli da parte del personale ispettivo operante all’interno dell’Azienda”.

EVASIONE E PARCO MEZZI – Sono in atto, infine, due importanti azioni: una riguarda l’ammodernamento degli automezzi impiegati per i servizi. “Molti – scrive Madaro – risalgono come immatricolazione ai primi anni ’90, sono più le ore che restano in officina che su strada in quanto vetusti ed obsoleti, determinando disfunzioni quasi costanti sulla continuità dei servizi e costi elevati per consumo di carburanti”.

L’altra azione strategica riguarda un supporto di Asia in sinergia con gli Uffici comunali, per individuare l’evasione tributaria mediante un piano di lavoro informatizzato con controlli incrociati su banche dati anagrafici, catastali e di utenze elettriche e idriche.

Quanto in programma e in attuazione – conclude l’amministratore unico – converge verso un unico obiettivo: l’applicazione per i cittadini della tariffa puntuale, ovvero chi produce più rifiuti, più paga; chi invece più sa differenziare più si riduce la propria tariffa che diverrà, quindi, personalizzata attraverso gli strumenti di rilevazione puntuale di cui la città si doterà mediante il ricorso a finanziamenti comunitari ad hoc”.

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