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Dissesto a San Giorgio del Sannio, ‘Insieme protagonisti’ attacca Pepe

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“Lo scorso 1° febbraio, in una pubblica manifestazione (per la verità c’erano pochissimi intimi), il sindaco Pepe ha annunciato la eventualità del dissesto per il Comune, addossando le responsabilità alla precedente amministrazione. Il giorno 26 gennaio, con delibera di Giunta comunale numero 20, ha certificato come il Comune negli scorsi anni abbia rispettato il patto di stabilità. Il che equivale a dire che i conti ereditati dalla precedente amministrazione sono stati sempre in ordine, dal momento che il cosiddetto ‘patto di stabilità’ è il principale segnale che le finanze di un Ente pubblico territoriale siano al sicuro”. Così in una nota il gruppo di opposizione di San Giorgio del Sannio “Insieme protagonisti”.

“Come ben si vede – si legge in una nota -, le affermazioni sono contraddittorie: ed allora, qual è la verità? Semplice! La verità è ciò che noi abbiamo sempre sostenuto: l’amministrazione Ricci ha lasciato i conti del Comune assolutamente in ordine e, se dopo 20 mesi, Pepe sta per alzare bandiera bianca e condannare San Giorgio a decenni di morte civile, ciò è dovuto solo alla sua conclamata inadeguatezza. Infatti, è vero che le casse del Comune siano pericolosamente a secco, che l’anticipazione di tesoreria viaggi su livelli mai visti e che le fatture non pagate dal Comune si ammucchino. Ciò che invece non è vero è che le responsabilità siano di altri, quando invece il vero protagonista del disastro è l’attuale sindaco. Ma come si è potuti arrivare in poco più di un anno e mezzo a questo risultato drammatico? Dovranno spiegarlo il sindaco e la sua compagine, avendo cura della verità e soprattutto senza ricercare ridicoli e improbabili alibi.

Sempre nella riunione del 1° febbraio – aggiungono dall’opposizione – è stato detto che il Comune dovrà pagare una sanzione per mancata bonifica della discarica nella zona rurale di San Giovanni. Non è così! E le cose stanno diversamente. È sicuro che la comunicazione del Governo sia frutto di qualche disguido o errore burocratico. I lavori della bonifica, infatti, furono completati nell’autunno 2015. Essi furono realizzati a regola d’arte dall’amministrazione Ricci e nel pieno rispetto dei tempi di esecuzione. Se i lavori ebbero inizio con qualche ritardo non fu dovuto a negligenza amministrativa, ma al ritardo della Regione nel finanziare l’opera. Pertanto, invece di perdere tempo con i soliti “bla bla bla” o con vuoti proclami contro chicchessia, il sindaco e la sua amministrazione si attivino presso la Regione ed il Governo per gli opportuni chiarimenti. Ed anche qui, si scoprirà un altro successo della precedente amministrazione, nel senso che San Giorgio è stato tra i pochissimi Comuni della Campania, se non addirittura l’unico, a fare bene il suo dovere.

Spesso – attacca la nota – l’amministrazione attuale chiama in causa la Corte dei Conti. Siamo d’accordo. Essa dovrà intervenire, tanto per cominciare su tutte le somme che il Comune sta sperperando e continuerà a fare per bonificare la costruenda Villa comunale, dove – per sciatteria e incompetenza – un semplice taglio di erba si è trasformato in un disastro. Sulle sentenze che riguardano certi espropri arrivate nei mesi scorsi, si scoprirà finalmente in quali anni quelle procedure sbagliate sono state avviate e soprattutto con quale sindaco.

È un vero peccato che il dibattito politico sangiorgese debba ruotare intorno a temi tanto tristi – concludono da “Insieme protagonisti” -. Come opposizione avremmo voluto confrontarci su progetti seri e, dopo venti mesi, commentare finalmente qualcosa di concreto realizzato. Ed invece siamo qui malinconicamente a parlare della nostra San Giorgio arrivata sull’orlo del baratro grazie ad un sindaco che non sa cosa fare se non giustificare il suo fallimento con falsi alibi. Almeno sul ponte del Titanic che affondava c’era un’orchestra che suonava, la nostra San Giorgio è abbandonata a se stessa, e ad accompagnare il suo declino c’è un’amministrazione che assomiglia ad un coro triste, da tragedia greca”.

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