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Mensa, Altrabenevento: “Il servizio deve rimanere comunale. Si faccia chiarezza sulle condanne”

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“I colpi di scena che hanno determinato lo stallo del servizio di mensa scolastica – scrive in una nota il coordinamento di Altrabenevento – sono davvero troppi e devono essere necessariamente spiegati per comprendere quali interessi sono diventati, in questa città, prevalenti rispetto alla corretta alimentazione dei bambini.
Di certo l’Amministrazione Mastella non può continuare a ritenersi vittima di “sfortuna giudiziaria” per le sentenze di condanna del TAR e del Consiglio di Stato e neppure si può dire, calcisticamente parlando, che la squadra messa in campo era debole. Infatti, il sindaco Mastella, appena eletto, ha nominato l’avvocato Andrea Abbamonte come consulente proprio per la questione mensa. E’ un avvocato amministrativista molto noto, di grande esperienza anche per giudizi relativi alle mense scolastiche, ma la sua impostazione è risultata perdente e adesso Abbamonte dovrebbe spiegare, magari con un apposita conferenza stampa, che cosa è veramente successo.
Come ha potuto pensare che il TAR non avrebbe censurato la immotivata esclusione di Quadrelle 2001 dalla gara ad inviti del 2016? Come ha potuto pensare che il Consiglio Stato avrebbe tranquillamente consentito all’Ente di non rispettare la sua precedente sentenza per il servizio quinquennale alla cooperativa di Quindici?
Il noto avvocato – spiega l’associazione – potrebbe anche spiegare il mistero della SCIA sanitaria di ottobre 2015 per il centro di cottura di Ristorò/Quadrelle 2001. Il TAR nel 2016 e il Consiglio di Stato agli inizi del 2017, l’hanno considerata inesistente o non regolarmente presentata, poi ad ottobre scorso lo stesso Consiglio di Stato, stesso giudice relatore, ha accertato che quel documento era stato presentato regolarmente a ottobre 2015. Come mai nessuno ricorda che la ASL aveva sospeso quella SCIA sanitaria fino a marzo 2016 per verificare la presenza di amianto nel tetto, secondo le ipotesi dell’ARPAC?
Anche questi misteri – conclude Altrabenevento – devono trovare una spiegazione per dare avvio, finalmente, al servizio riqualificato di mensa scolastica gestito dal Comune e non dai dirigenti scolastici, come propone il Movimento 5 Stelle e come ha più volte annunciato il sindaco Mastella. Il primo cittadino, dopo aver raccolto molti consensi elettorali grazie alle promesse per riorganizzare il servizio, potrebbe adesso passare la “patata bollente” alle scuole e ai genitori, risparmiare sulla spesa comunale e lasciare senza lavoro quaranta dipendenti della mensa. Mastella potrebbe anche raggiungere un nuovo record: Benevento, prima città ad abolire la refezione scolastica per una convergenza politica tra UDEUR rifondato e grillini”.