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ECONOMIA

Salerno, Sannio e Vesuvio insieme al “Merano WineFestival”: tre consorzi di tutela fanno rete

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Salerno, Sannio e Vesuvio insieme, per una promozione congiunta e per ottimizzare le iniziative, puntando su un impegno comune. Proseguono in Alto Adige, nell’ambito della XXVI edizione del ‘Merano WineFestival’ (in programma da venerdì 10 a martedì 14 novembre), la azioni che vedono i tre Consorzi di Tutela Vini (il ‘Vita Salernum – Vites’, il ‘Sannio’ e il ‘Vesuvio’) muoversi lungo un percorso sinergico per promuovere le risorse vitivinicole dei rispettivi territori.

I tre Consorzi saranno presenti nello spazio ‘Consortium-Territorium Campania’, nella ‘Gourmet Arena’ allestita sull’ampia terrazza che percorre il Kurhaus e si affaccia sulla celebre passeggiata del Lungo Passirio di Sissi. In questa cornice, i visitatori e gli addetti ai lavori partecipanti alla manifestazione internazionale conosceranno i vini dei territori vitivinicoli italiani con i loro vitigni storici. Nello spazio che ospita la Regione Campania, saranno presenti anche otto aziende di prodotti tipici, l’Enoteca Regionale, l’Enoteca Provinciale di Caserta e Napoli e quattro Consorzi di Tutela Vini, tra cui il ‘Vita Salernum – Vites’, il ‘Sannio’ e il ‘Vesuvio’.

«Questa promozione congiunta – dichiara Luigi Scorziello, presidente del Consorzio ‘Vita Salernum-Vites’ – nasce dalla convinzione che i vini campani possiedono tutte le qualità per poter conquistare spazi di mercato sempre più interessanti. Se oggi non siamo presenti, in maniera significativa, in diversi mercati è forse perché la Campania non viene percepita come una regione a vocazione vitivinicola di qualità. Eppure parliamo di un crogiolo di territori unici, da sempre vocati alla viticoltura di eccellenza. La volontà delle tre realtà consortili è quella di unire le forze nella promozione del vino di tre territori diversi, ma profondamente autentici, espressioni di quel vivere bene, testimoni di un nuovo concetto del produrre e del raccontare le proprie esperienze, i propri valori, la propria cultura».

«Sostenibilità è una delle parole chiave – specifica Libero Rillo, presidente del Consorzio ‘Sannio’ – che abbiamo condiviso fin da subito, convinti che proprio la leva della sostenibilità può agire da driver di valore, soprattutto a livello di differenziazione dell’offerta. I nostri territori, per le loro caratteristiche intrinseche, hanno la necessità di ricorrere all’innovazione di valore, di fare rete nel campo del trasferimento tecnologico e nella gestione della conoscenza. Ma non basta, è necessario attuare tutto questo anche nel campo della promozione. Le ricerche evidenziano come i consumatori mostrino un interesse crescente nei confronti dei prodotti sostenibili e socialmente responsabili. Dobbiamo unire le energie per comunicare con forza che i nostri territori sono accumunati per essere territori dove le produzioni vitivinicole sostenibili sono profondamente legate alla tutela dell’ambiente, alla autenticità dei territori e all’origine delle materie prime».

«La ricchezza più grande dei nostri territori – dichiara Ciro Giordano, presidente del Consorzio ‘Vesuvio’ – è rappresentata dal fatto che essi custodiscono una interessante biodiversità viticola. La Campania rappresenta uno dei più antichi nuclei di insediamento della vite e si caratterizza per il suo ampio patrimonio di vitigni storici, un numero che non ha pari in nessuna delle aree viticole del mondo. Promuovere tutto questo attraverso iniziative spontanee, scollegate tra di loro, rende ancora più arduo spiegare la complessità insita nelle nostre produzioni. Dobbiamo fare rete per incrementare la presenza in quei mercati rappresentati da consumatori attratti dalla ricerca di unicità e autenticità, e dalla bellezza del territorio. La nostra capacità dovrà essere quella di comunicare che i nostri sono vini peculiari, profondamente caratterizzati dal territorio d’origine. Bisogna lavorare insieme per riuscire a competere in un settore sempre più contrassegnato dalla omologazione delle produzioni e dei consumi».

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