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Degrado dei beni culturali, “Io X Benevento” attacca il sindaco Mastella

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“L’Associazione Io X Benevento, il prossimo 10 maggio, provvederà a chiedere alla Soprintendenza per i beni Culturali, di diffidare il Comune di Benevento per incuria e inadempienza relativamente alla manutenzione e al decoro che avrebbe dovuto garantire ai siti archeologici presenti sul territorio urbano”. Così in una nota l’associazione guidata da Giuseppe Schipani.
“Lo stato di abbandono in cui versano le “Mura Longobarde” presso via Torre della Catena e tanti altri siti – si legge nella nota -, creano imbarazzo e danno di immagine ad una città che si propone come attrattore turistico-culturale. Poco conta se Della Valle illuminerà un sito se poi si oscurano tanti altri con erba e degrado! Il maestro Paladino continua a creare percorsi di arte a Brescia con visitatori da tutto il mondo e l’Hortus risulta tra i 100 siti più nascosti d’Italia ( non solo per l’incuria ma sopratutto per l’incapacità politica-amministrativa di promuoverlo). E’ di questo che dovrebbero interrogarsi i nostri Amministratori.
Quello che accade nella nostra città è davvero paradossale – attacca l’associazione -, il nostro sindaco, invece di ridicolizzare consiglieri e assessori che nonostante le doglianze, risultano privi di autorevolezza, pensasse a come recepire finanziamenti pubblici utili per la città, a come convincere i suoi tanti amici ad investire a Benevento creando posti di lavoro, evitando di affannarsi a ripulire le opere realizzate da altri sindaci, come appunto un’aiuola di piazza Colonna o magari come intenderebbe fare questo fine settimana alRione Libertà.
La nostra Associazione, insieme a tante altre – conclude la nota -, sta dimostrando con i fatti il proprio amore per la città ma è inaccettabile che questa Amministrazione comunale prenda in giro i cittadini nonostante versino delle tariffe tra le più onerose d’Italia senza garantire nemmeno una manutenzione ordinaria del verde pubblico. Ci sono zone della Città, come via Avellola, via maria Pacifico, e tante altre, ove i marciapiedi sono scomparsi; i cittadini sono costretti a camminare per strada”.