Comune di Benevento
Diritto di superficie e proprietà, Feleppa risponde a Parente

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Il consigliere del gruppo “Del Vecchio Sindaco” Angelo Feleppa è tornato sulla vicenda della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà per replicare alle affermazioni del presidente della Commissione Urbanistica Renato Parente.
“Stia tranquillo Parente: capisco che il richiamo ad esercitare il suo ruolo possa averlo in qualche modo infastidito, ma il fatto stesso che la questione sia stata affrontata in precedenza non vuol dire che sia stata trovata una soluzione. E non siamo affatto distratti, visto che nessuno disconosce il lavoro fatto dalla Commissione e il prospetto che se ne è ricavato, ma è innegabile che ad oggi, al di là della completezza di informazioni che ha sicuramente contribuito ad avere un quadro definito della situazione, in termini di risultati concreti non è stato ancora prodotto alcunché. Occorre tornare in maniera incisiva sul deliberato del 2013 per riaprire uno spiraglio e riprendere ad intavolare un discorso con i diretti interessati.
Non ho alcuna voglia di polemizzare con Parente: il contributo del sottoscritto e degli altri componenti che rappresentano la minoranza in Commissione è privo di qualsivoglia forma di autoreferenzialità ed è mosso unicamente dal soddisfacimento del pubblico interesse. Lo testimonia anche quanto accaduto ieri in Commissione Mobilità sull’interruzione del servizio mensa, con l’opposizione che ha più volte fornito suggerimenti e indicazioni per uscire dall’impasse. Che all’interno della Commissione Urbanistica si abbia piena contezza del problema è ormai cosa nota, ma siamo ancora lontani dal fare passi in avanti. Inoltre questo va attualizzato e contestualizzato tenendo conto della crisi che attanaglia il comparto edilizio. In un’epoca in cui si va incontro alla semplificazione amministrativa, la complessità (termine che Parente ripete più volte) di talune questioni deve essere fronteggiata e non soltanto sbandierata. Chiedere di sedersi intorno ad un tavolo per discutere e provare a risolvere una vicenda così delicata, su cui la gente cerca ancora risposte, non mi sembra un’offesa per nessuno e tantomeno una sterile polemica o una proposta da eretici.
Nella convinzione di essere in assoluta buona fede e di non aver commesso alcun atto di lesa maestà, rinnovo al presidente l’invito a lavorare con tutti i componenti della Commissione per ridisegnare un nuovo percorso da sottoporre ai proprietari e affinché quanto prodotto all’interno di quest’organo emerga con maggiore frequenza e non resti a giacere inutilmente nei verbali. Chiudo ricordando a Parente che il suo intervento avrebbe una certa logica se la sua Commissione, come avviene per molte altre, si riunisse due/tre volte la settimana. Cosa che invece puntualmente non avviene. E siccome è la nostra funzione ad imporcelo, la prossima volta su altri temi saremo sicuramente ancora più attenti e solerti”.