CRONACA
Spaccio di droga, 36enne ai domiciliari. Sequestrati beni per oltre 130mila euro

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Il Comando provinciale della Guardia di Finanza, in collaborazione con le unità cinofile della Polizia Penitenziaria, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del capoluogo, nei confronti di Giovanni Piscopo, 36enne di Benevento, accusato di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento scaturisce dalle attività condotte dal giugno 2016 al gennaio 2017 che hanno permesso di sequestrare varie tipologie di droga e reprimere numerosi episodi di spaccio effettuati nel Rione Libertà, del capoluogo sannita. Il 7 dicembre scorso, infatti, anche il fratello del 36enne era stato tratto in arresto – sempre dagli uomini della Finanza – dando così un duro colpo alle attività criminali nel popoloso quartiere cittadino. I due, secondo le forze dell’ordine, si erano divisi le due principali piazze del quartiere.
L’ordinanza ha evidenziato “il modus operandi posto in essere dal soggetto” e la sua “attività seriale e stabilmente organizzata”. Inoltre, l’indagato nonostante gli interventi della polizia giudiziaria “non ha mai interrotto né limitato la sua attività criminosa, né ha dato impressione di volerla rendere meno intensa”.
Il gip ha anche disposto il sequestro preventivo di un immobile e 4 automezzi, oltre a 10 rapporti bancari intestati all’uomo e alla moglie. La magistratura ha ritenuto sproporzionato il valore dei beni confiscati – circa 130mila euro, al netto delle somme giacenti sui conti correnti – rispetto ai redditi dichiarati dai coniugi.
“Il provvedimento cautelare e le relative indagini – si legge in una nota a firma del procuratore Giovanni Conzo – rappresentano l’attuazione delle direttive investigative finalizzate a sequestrare patrimoni proventi di reato. Il contrasto di tali attività illecite diventa una priorità assoluta, in quanto hanno un rilevante impatto sociale, con ripercussioni sull’intera comunità”.
“L’attività eseguita – conclude la nota – dimostra ancora una volta l’elevatissimo livello di attenzione che la Procura del capoluogo, avvalendosi delle professionalità e delle competenze della Guardia di Finanza, dedica ai patrimoni illecitamente accumulati ed al fenomeno della diffusione delle droghe”.