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Caccia e Atc, il presidente Aceto replica a Fergola e Venditti

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“Ho recentemente letto due comunicati stampa, a firma di Fare Verde ed EPS, nei quali si ripetono attacchi al sottoscritto e al comitato di gestione ATC. Tali attacchi contengono notevoli castronerie tecniche e amministrative, volutamente messe in giro per creare confusione tra i cacciatori sanniti. Del resto gli interventi portano la firma di Emilia Fergola e Filippo Venditti, moglie e marito, assenti rispettivamente da due anni e un anno alle attività dell’ATC. Evidente il loro tentativo di sistematico sabotaggio”. Così in una nota Gianluca Aceto, presidente ATC di Benevento.
“Il ripopolamento delle lepri, che anche stavolta è andato molto bene, – spiega Aceto – è stato fatto a gennaio perché è doveroso anticipare le immissioni con animali di qualità. Infatti le lepri che ha immesso l’ATC di Benevento non sono di gabbia ma di cattura, e provengono dall’Ungheria. Sono pertanto animali abituati a sopravvivere in condizioni anche peggiori di quelle che abbiamo vissuto recentemente in Italia e nel Sannio. Quello che ho letto è pertanto ridicolo, come i cacciatori hanno potuto personalmente verificare il 3 e il 5 gennaio.
Nel 2016 – aggiunge nella nota – il ripopolamento non era stato fatto perché i prelievi in Ungheria erano stati impossibili, causa forti e persistenti nevicate. Ciononostante, i cacciatori hanno riscontrato la presenza di lepri sul territorio sannita. Segno che gli animali immessi nel 2015 avevano prolificato e che i ripopolamenti stanno effettivamente trasformando le cose, diminuendo i costi di gestione. Si tratta di questioni che evidentemente hanno dato fastidio ad alcuni, rompendo equilibri ossificati. Troppo ossificati.
Del resto il buon Venditti ai ripopolamenti del 2015 aveva assentito e preso parte. Perché non spiega come mai oggi ha cambiato radicalmente idea?
Riguardo alla scelta di chiedere la sospensione dell’attività venatoria, che peraltro trova ragion d’essere nella normativa nazionale, sottolineo che essa mi è stata sollecitata da quasi tutti i delegati del comitato di gestione (associazioni venatorie, ambientaliste e agricole), attraverso telefonate, chat ed e-mail. Gli unici disinteressati, guarda caso, sono stati i soliti tre: Venditti, Gallo e Fergola.
Si tratta di personaggi che, accreditandosi presso tutte le parti politiche, – conclude Aceto – cercano sistematicamente di accaparrarsi posti negli organismi che hanno a che vedere con la caccia, possibilmente che prevedano gettoni di presenza. Una mera gestione di potere. A questa tipologia di personaggi si deve il sostanziale fallimento della caccia programmata nel passato. Un passato a cui vorrebbero tornare presto: quello in cui si immettevano a luglio inoltrato i fagiani e le lepri, animali che in stragrande maggioranza non sopravvivevano più di 48 ore. La questione è tutta qua.
Si ricorda, infine, che l’acronimo EPS sta per ‘Ente Produzione Selvaggina’. Nel suo attivismo mediatico Venditti non ha ancora precisato quanti capi abbia prodotto in vita sua e se è interessato a servire gli ATC della Campania. Sarebbe bellissimo se lo spiegasse ai cacciatori”.