CRONACA
Estorsione ad imprenditori: condannate tre persone

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Erano stati tratti in arresto, il 12 febbraio 2015, con l’accusa di aver compiuto due estorsioni aggravate dalle modalità mafiose ed averne tentata un’altra. L’operazione della Squadra Mobile della Questura di Benevento, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Napoli, aveva portato a diverse misure cautelari nei confronti di affiliati al clan Sparandeo.
Questo pomeriggio, il tribunale di Benevento ha condannato Saverio Sparandeo, 53enne del capoluogo, ad 8 anni di reclusione e 2mila euro di multa perché ritenuto responsabile di un’estorsione ai danni di un centro scommesso. Il boss – difeso dagli avvocati Maria Cristina Caracciolo e Antonio Leone – è stato assolto per quanto riguarda un altro episodio, relativo ad una estorsione ai danni di un imprenditore che lavora nel campo dei rifiuti.
Una circostanza, invece, che ha visto la condanna a 6 anni e 5mila euro di multa per altri due imputati: Fabrizio Sorice, 36 anni, e Alberto Mincione, 37 anni.
Come si ricorderà, le indagini della Mobile sannita scattarono nel mese di novembre del 2015, a seguito del primo attentato intimidatorio avvenuto al Rione Libertà. L’operazione fu denominata “Lo zio d’America”, parola utilizzata dallo stesso Saverio Sparandeo in una conversazione con un affiliato, intercettata dalla polizia.