Generica
Farese: “Riduzione costi politica è principio cardine del nostro programma”

Ascolta la lettura dell'articolo
“Sono orgogliosa di rappresentare a Benevento il MoVimento che ieri ha festeggiato il “Restitution Day”. È passato un anno esatto dal primo finanziamento erogato grazie al fondo di garanzia che i nostri parlamentari hanno prima attivato grazie ad un emendamento, e poi alimentato di mese in mese tagliandosi le indennità (17,5 milioni di euro risparmiati). In tre anni sono stati risparmiati 60 milioni di euro, utili a far partire più di 2000 imprese e più di 4000 persone hanno oggi un’occupazione grazie alla nostra dedizione. Nel programma di governo per Benevento abbiamo previsto un corposo abbattimento dei costi della politica”. Così in una nota il candidato sindaco di Benevento per il M5s, Marianna Farese.
“Lo realizzeremo – spiega – prima tutto riducendo drasticamente gli sprechi e tagliandoci le indennità. Proseguiremo garantendo che le commissioni funzionino seriamente. Abbiamo potuto constatare dalla lettura dei “gettoni” erogati negli ultimi mesi un funzionamento schizofrenico di tali commissioni che sono diventate, per alcuni consiglieri di maggioranza e di opposizione, una vera e propria “seconda attività”. A fronte di risultati che definire mediocri è un eufemismo.
Nell’analizzare il decennio alle spalle – prosegue la candidata a sindaco – sempre più emerge una sostanziale connivenza fra soggetti che avrebbero dovuto contrapporsi dialetticamente, poi divenuta palese con il passaggio di sedicenti oppositori, in occasione della campagna elettorale, nel campo avversario, oramai lo scilipotismo è di casa. Nel nostro Programma la riduzione dei costi della politica è uno dei principi cardine, insieme al rifiuto della sua professionalizzazione.
Solo chi si predispone a praticare la politica come “servizio civile” può avere il coraggio di rinunziare al privilegio e al lucro a spese della comunità.
La questione di quanto costi una politica inefficiente è fondamentale per risollevare la città. Benevento – conclude Farese – ha bisogno di persone capaci di drastiche misure di “salute pubblica” e, soprattutto, disponibili a dare il buon esempio, mettendosi al servizio, non guardando alla cosa pubblica come l’albero della cuccagna. I soldi che saranno risparmiati da questi tagli dovranno essere la base per lanciare sperimentalmente il reddito di dignità”.