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Morte operaio ad Arpaia, la Fillea Cgil di Benevento chiede un incontro al Prefetto sulla sicurezza nei cantieri edili
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La Fillea di Benevento ritorna sulla questione delle morti sul lavoro dopo l’incidente di ieri in un cantiere ad Arpaia che è costato la vita ad un operaio, unendosi al cordoglio che ha colpito la famiglia.
“Più volte – si legge nella nota diramata – la Fillea di Benevento ha espresso forte preoccupazione per una scarsa sicurezza sui cantieri edili e in generale nel mondo del lavoro dopo la morte del lavoratore a Montefalcone val Fortore nel mese di agosto. Purtroppo appena tornati dalle ferie, dopo neanche un mese, si piange un altro morto nel settore delle costruzioni.”
“Oramai la sicurezza e diventata un opzionale in un settore che è in piena crisi e dove si continua sempre di più a non investire sulla sicurezza. Chiediamo – chiosa la Fillea di Benevento – dove era il responsabile del cantiere? Chi era il responsabile della sicurezza? “
“I primi responsabili – si legge ancora nella nota del sindacato – devono essere loro, loro dovevano vigilare e pressare l’azienda per una messa in sicurezza del cantiere. Quando succedono questi episodi tristi sui cantieri c’ è sempre una responsabilità, ed allora chi sbaglia deve iniziare a pagare.”
“Non si può continuare a piangere morti come Pietro, lavoratore che per guadagnare il sostentamento per la propria famiglia ci ha rimesso la vita perché nei cantieri edili la sicurezza non esiste più.”
“La Fillea Cgil chiederà un incontro al Prefetto di Benevento, insieme con Filca Cisl e Feneal UIl per aprire un confronto con gli imprenditori, gli enti appaltanti, Ispettorato, Inps e Inail per implementare la sicurezza visiva sui cantieri.”
“Visto che la nostra provincia – conclude la nota – ha il triste primato in Campania per morti sul lavoro, in base agli occupati, dobbiamo mettere in campo tutte le misure preventive per fermare questo fenomeno.
Da oggi non vogliamo più morte bianche, vogliamo lavorare insieme agli enti appaltanti, ai responsabili della sicurezza e alle aziende per un cantiere sicuro. Tutti insieme Comuni, Provincia, Ispettorato, Inps, Inail, enti appaltanti devono lottare per far rispettare le regole.”