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Valle Telesina

Istituto Telesi@, I giovani di Ncd: “Temiamo per il futuro. Basta promesse al vento”

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“Temiamo che per il futuro dell’Istituto Telesi@ ci troviamo ancora una volta dinnanzi a promesse al vento”. Così Grazia Nacar, Gianni Norelli, Pasqualino Guarnieri e Giuseppe Tescione, coordinatori dei giovani Ncd rispettivamente di Telese Terme, Frasso Telesino, Puglianello e Limatola rispetto a quanto emerso nella manifestazione degli studenti di questa mattina.

“I ragazzi hanno chiesto al sindaco Carofano – affermano Nacar, Norelli, Guarnieri e Tescione – di conoscere lo stato delle cose e le soluzioni per gli edifici, dato che si avvicina la scadenza del contratto di affitto di uno dei plessi e per l’anno prossimo si corre il rischio di non avere aule a sufficienza. Hanno chiesto anche perché il progetto di ampliamento non è stato più inserito nel piano triennale delle opere pubbliche 2015-2017 approvato il 5 marzo dal presidente della Provincia di Benevento.

Carofano a tutto ciò non ha saputo dare risposta se non sostenendo che la motivazione dell’esclusione risiederebbe nei precedenti vincoli al Patto di Stabilità a cui la Provincia potrebbe ora derogare per gli interventi sull’edilizia scolastica e mostrando il progetto definitivo per l’ampliamento dell’edificio di piazza Ferrovia.

Ma ad oggi si tratta ancora solo di chiacchiere e, poiché sul futuro dei ragazzi non si può continuare a prendere in giro la comunità, vogliamo chiarire il reale stato delle cose: il progetto ad oggi non è ancora inserito nemmeno nel piano delle opere pubbliche della Provincia e non vi è alcuna copertura finanziaria; il progetto prevede una spesa da 4 milioni e mezzo di euro che dovrebbero essere finanziati attraverso un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti ma ad oggi la Provincia di Benevento si vede costretta a subire un taglio per 6 milioni di euro e avendo sforato il Patto di Stabilità rischia sanzioni per altri 6 milioni di euro, quindi vi è il rischio concreto che non abbia una tale capacità di indebitamento; seppure tutti questi ostacoli dovessero essere superati l’iter per l’avvio sarebbe molto lungo e incompatibile con le esigenze dell’Istituto Telesi@ infatti la Provincia dovrebbe approvare il nuovo piano delle opere, approvare il progetto esecutivo, il Consiglio Comunale di Telese dovrebbe approvare la variante di destinazione urbanistica dell’area, la Provincia dovrebbe poi richiedere il mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti che dovrebbe analizzare la pratica e poi emettere il parere, una volta fatto ciò poi bisognerebbe avviare l’iter per l’assegnazione della gara di appalto (almeno 2 mesi più 35 giorni dall’aggiudicazione definitiva per la stipula del contratto), se cioè, davvero l’opera dovesse essere finanziata, questo iter partisse oggi e tutto procedesse in modo spedito i lavori non inizierebbero prima di dicembre prossimo; il progetto che nel 2014 era stato inserito nel piano delle opere pubbliche della Provincia salvo poi scomparire quest’anno era diviso comunque in tre lotti da 1,5 milioni di euro ciascuno rispettivamente nel 2014, 2015 e 2016, quindi in ogni caso l’Ente ha previsto che per realizzare l’opera sarebbero necessari tre anni”.

Non vogliamo essere i gufi della situazione ma non si possono prendere in giro in questo modo la cittadinanza e i ragazzi, bisognerebbe invece adoperarsi per trovare subito una soluzione concreta ed evitare ulteriori disagi alla popolazione scolastica. Per questo motivo interesseremo della vicenda il gruppo consiliare Ncd-Udc alla Provincia.

Al sindaco Carofano – dichiarano poi Grazia Nacar, Gianni Norelli, Pasqualino Guarnieri e Giuseppe Tescione – che si è mostrato visibilmente agitato e irritato per la presenza di ‘rappresentanti politici’ alla manifestazione di questa mattina vogliamo solo ricordare che in Italia fortunatamente c’è piena libertà di manifestare, che pur essendo lui il Sindaco non dobbiamo certo chiedergli l’autorizzazione per partecipare a manifestazioni pubbliche e che dei giovani che si impegnano in politica hanno il dovere di interessarsi alle problematiche delle proprie comunità e in particolare al destino della scuola che rappresenta il nostro futuro. Nessuna demagogia né strumentalizzazione rispetto a una manifestazione organizzata esclusivamente dai ragazzi e a cui abbiamo semplicemente assistito, ma solo interesse a problematiche comuni. Comunque Carofano stia sereno, maggio si avvicina e lì tutti potranno esprimersi liberamente”.

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