POLITICA
Regionali, De Luca in città ringrazia il Sannio e fa appello all’unità. Sulla legge Severino: “E’ una grande frottola”
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Un grande applauso e un bagno di folla hanno accolto il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania, Vincenzo De Luca, stasera all’Hotel President di Benevento per ringraziare quanti nel Sannio lo hanno eletto con le primarie del primo marzo scorso come sfidante del governatore uscente Stefano Caldoro alle prossimi elezioni regionali del 10 maggio prossimo.
Presenti, tra gli altri, il primo cittadino di Benevento, tutti i componenti della federazione provinciale del Partito Democratico, con in testa il segretario Mortaruolo a manifestare la volontà ad unirsi al candidato governatore per portare il Sannio fuori dalla marginalità. Esplicito l’appello all’unità di De Luca per vincere le regionali.
Con il 50,7 % dei voti, ovvero circa 77300 voti in assoluto, De Luca ha vinto sul suo avversario interno al Pd, Andrea Cozzolino, che si è fermato al 43,8% dei voti e sul candidato del Psi, Marco Di Lello, che ha raccolto soltanto il 5,5% dei consensi, dopo una campagna elettorale intensa e numerosi rinvii su cui è pesato molto il continuo annuncio di annullamento delle primarie per prevenire ed evitare il rischio brogli di cui esse sono state accusate negli scorsi anni.
Per alcuni analisti e lo stesso De Luca, è stata una manovra per bloccare la corsa al parlamentino regionale dell’ex sindaco di Salerno: “Hanno paura degli uomini liberi senza padrini”, ha più volte dichiarato il vincitore delle primarie, che ora si appresta a realizzare quello che lui stesso ha definito “un sogno per non essere mai più ultimi e per non perdere l’ultimo treno a disposizione della Campania”. “L’intenzione – ha dichiarato De Luca, ribadendo la sua forte volontà a dare attenzione alle aree interne – è costruire un’ampia coalizione ma anche liste di programma.”
Su De Luca pesa, comunque, la legge Severino che stabilisce che chi è condannato in primo grado è obbligato a lasciare la carica pubblica che occupa, ma che allo stesso tempo consente di candidarsi in caso di condanna non definitiva. L’ex sindaco di Salerno è stato, infatti, condannato a gennaio scorso per abuso d’ufficio e, nel caso dovesse vincere anche le regionali o comunque entrare nel parlamentino campano da consigliere, sarebbe sospeso subito dopo per effetto della legge dell’ex guardasigilli.
Un principio, comunque, discutibile rispetto alla presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva. Per ora dal Governo nazionale pare non ci sia alcun orientamento a modificare la legge. Ma il “gladiatore” come è stato descritto dal comitato sannita che lo appoggia va avanti tutta senza timore.
Le dichiarazioni nel servizio video