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CULTURA

Benevento, Luca De Filippo apre Palcoscenico Duemila con “Sogno di una notte di mezza sbornia”

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E’ affidata a Luca De Filippo, venerdì 28 novembre 2014 alle ore 20.45, l’inaugurazione di Palcoscenico Duemila, stagione teatrale 2014/2015 del Teatro Massimo di Benevento, con lo spettacolo Sogno di una notte di mezza sbornia di Eduardo De Filippo, liberamente tratto dalla commedia La fortuna si diverte di Athos Setti, per la regia di Armando Pugliese.

In scena, oltre a Luca De Filippo, saranno Carolina Rosi, Nicola Di Pinto, Massimo De Matteo, con la partecipazione di Giovanni Allocca, Carmen Annibale, Gianni Cannavacciuolo, Viola Forestiero, Paola Fulciniti.

Dopo il lavoro degli ultimi anni, durante i quali è stato realizzato un puntuale approfondimento sulla drammaturgia di Eduardo del primo dopoguerra, con Sogno di una notte di mezza sbornia la Compagnia di Teatro di Luca De Filippo propone un nuovo progetto. Questa volta è specificatamente tematico sui testi di Eduardo, in un percorso che porterà successivamente all’allestimento di Non ti pago, che lo stesso Eduardo definisce “una commedia molto comica che secondo me è la più tragica che io abbia scritto” .

Infatti, Sogno di una notte di mezza sbornia, scritta da Eduardo nel 1936, ne è il prologo naturale: si parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’umanità dolente, che, solo in questo modo, ha la capacità di pensare a un futuro migliore per sopravvivere al proprio presente.

A Pasquale Grifone, un povero facchino, piace alzare il gomito, e quando beve fa sogni strani, così da ricevere la “visita” di Dante Alighieri, del quale gli era stato regalato un busto in gesso. Il Poeta suggerisce all’uomo quattro numeri da giocare al lotto, sottolineando, però, che essi rappresentano anche la data e l’ora della sua morte. Di lì a poco, la quaterna esce e Pasquale vince una forte somma di denaro.

La famiglia si adatta prestissimo alle nuove condizioni e nessuno si preoccupa della crescente disperazione del povero Pasquale, terrorizzato dalla sua “imminente” morte, cercano anzi di convincerlo del fatto che si tratti solo di una sciocca superstizione.

Il giorno annunciato però la famiglia si veste a lutto, e tutti, ormai, sono convinti che quelli siano gli ultimi momenti di vita dell’uomo. Ma, quando il pericolo sembra ormai scongiurato, un colpo di scena riapre il gioco.

La stagione 2014/2015 del Teatro Massimo di Benevento proseguirà, giovedì 11 dicembre, con Biagio Izzo in L’amico del cuore, uno spettacolo scritto e diretto da Vincenzo Salemme, un binomio vincente che porta in scena questo popolare testo, da cui fu tratto l’omonimo film che sbancò i botteghini.

A inaugurare il nuovo anno, mercoledì 21 gennaio, sarà Rocco Papaleo in Una piccola impresa meridionale, uno spettacolo scritto a quattro mani dall’artista lucano con Valter Lupo, che ne firma la regia. L’allestimento, con le musiche eseguite dal vivo, è un esperimento di teatro canzone, come un diario da sfogliare a caso, che raccoglie pensieri di giorni differenti, brevi annotazioni, rime lasciate a metà, parole che cercavano una musica, storielle divertenti o che tali sembravano nel rileggerle.

Giovedì 19 febbraio la scena sarà per Carlo Buccirosso, autore, interprete e regista di Una famiglia quasi perfetta, con Rosalia Porcaro, Gino Monteleone, Davide Marotta, Tilde De Spirito, Peppe Miale, Fiorella Zullo, Giordano Bassetti. Una normale vicenda legata alle difficoltà dell’adozione di un figlio, il disordine legislativo, la mancanza di una quotidiana tutela del cittadino, unite alla presunzione di convenienza che ormai regna nel nostro “bel paese”, porteranno gli eventi sul precipizio di una normale tragedia quotidiana, cui la nostra spietata battaglia esistenziale ci ha ormai tristemente abituati.

Saranno due gli spettacoli programmati nel mese di marzo al Teatro Massimo, che ospiterà, giovedì 12, Luigi De Filippo interprete e regista de Il berretto a sonagli commedia in due atti di Luigi Pirandello, nella versione di Eduardo De Filippo. In quel tragico e irrisolvibile gioco delle parti che è il Teatro Pirandelliano, un ruolo non trascurabile tocca al protagonista de Il berretto a sonagli, che Eduardo De Filippo, con l’intelligente ardire che animava ogni sua impresa, tradusse in lingua napoletana.

Giovedì 26 marzo sarà la volta di Tato Russo in Menecmi – Due gemelli napoletani, da Plauto e Shakespeare nella riscrittura di Tato Russo, con Rino Di Martino, Clelia Rondinella, Marina Lorenzi, Renato De Rienzo, Massimo Sorrentino, Antonio Rampino, Giorgia Guerra, Ashai Lombardo, Eva Sabelli, Olivia Cordsen, Davide Sacco, per la regia di Livio Galassi. Cavallo di battaglia del Tato Russo attore, Menecmi ha avuto decine di riprese, collezionando, negli anni, più di seicento repliche. La riscrittura originale di Tato conserva dell’originale plautino tutto il suo plebeismo, tutti i suoi caratteri di teatro popolare, ma ne amplia l’efficacia e il divertimento, così da farlo diventare un capolavoro autentico dell’arte comica.

L’ultimo spettacolo in scena, programmato per giovedì 16 aprile, sarà Signori in carrozza! di Andrej Longo, con Chiara Noschese, Giovanni Esposito, Ernesto Lama, Paolo Sassanelli, Marit Nissen, Ivano Schiavi, per la regia di Paolo Sassanelli. Italia, secondo dopoguerra. La linea ferroviaria La Valigia delle Indie (India Mail), che nell’Ottocento connetteva la Gran Bretagna con l’India, sta per essere ripristinata.

Sembra un’occasione straordinaria per una piccola compagnia di attori meridionali che spera di essere scritturata per intrattenere i viaggiatori durante il lungo percorso in treno. Ma nel piccolo teatrino, dove il gruppo decide di provare lo spettacolo da proporre alla compagnia ferroviaria, un’altra compagnia di attori francesi prepara a sua volta uno show nella speranza di ottenere l’incarico. Ciascuno sfoggia meglio il proprio repertorio, finché non intuiscono, saggiamente, che tra Francia e Italia, Parigi e Napoli, le differenze sono talmente poche da poter pensare di proporre insieme un unico spettacolo.

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