AMBIENTE
Futuridea, dal Sannio agricoltura ecosostenibile con il progetto sperimentale “Colture orticole protette zero CO2”
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Realizzare l’autosufficienza energetica rinnovabile per le aziende agricole con la riduzione di combustili fossili, sperimentare l’agricoltura di precisione con il monitoraggio dei fabbisogni di acqua e suolo per la pianta e realizzare prodotti alimentari finiti con etichettatura intelligente che consenta la rintracciabilità e la sicurezza del cibo in tavola: sono questi solo alcuni degli obiettivi del progetto “Colture orticole protette a zero anidride carbonica” che si basa sulla realizzazione di una serra con copertura fotovoltaica che consente un sistema di luce personalizzata per ogni singola specie vegetale in grado di garantire la fotosintesi con un risparmio del 97% dell’illuminazione tradizionale.
Il progetto, presentato oggi presso la sala “Mario Vetrone” della Coldiretti di Benevento, ora è in fase sperimentale grazie ai fondi PSR Campania 2007/2013 presso l’azienda agricola D’Aloia sotto la supervisione del soggetto capofila Futuridea, che vede come partner Impresa Verde della Coldiretti Benevento e la società Oelle di Torre Orsaia, fornitore dei prototipi di macchine agricole elettriche autoricaricabili, e risponde alla necessità di ottimizzare al meglio il suolo agrario disponibile e di riconvertire la produzione orticola delle superfici coltivabili nel Sannio scaturita dalla crisi del tabacco.
“Dal 1970 al 2010 – ha detto Nardone – abbiamo perso il 28% della superficie coltivabile. Su 49 milioni di ettari disponibili solo poco più di 12 milioni sono attualmente coltivabili a causa della cementificazione che la società contemporanea ha indotto in maniera invasiva.”
“L’agricoltura è disponibile alle innovazioni tecnologiche – ha dichiarato il consigliere delegato di Impresa Verde e direttore di Coldiretti, Giuseppe Brillante – non solo per stare al passo coi tempi ma anche per soddisfare le esigenze del mercato basato sempre più su un rapporto diretto tra coltivatore, produttore e consumatore all’insegna della difesa ambientale e la sicurezza alimentare”
Da produttrice di tabacco a produttrice di prodotti dell’orto, a partire dal seme fino alla trasformazione in cibo pronto per la tavola, l’azienda D’Aloia realizza l’esperimento su circa 9 ettari di superficie agraria e sarà la pioniera della diffusione dell’etichettatura intelligente che informa il consumatore sul prodotto attraverso la semplice connessione con un telefonino e attraverso il lettore scritto-letto che consente anche agli ipovedenti e ai non vedenti la tracciabilità e la rintracciabilità del prodotto.
Presente alla conferenza stampa anche il referente tecnico dell’azienda, Giuseppe De Ioanni, il coordinatore scientifico del progetto, Astolfo Zoina del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e una delegazione della Regione.
“L’auspicio – ha detto il presidente di Futuridea, Nardone a conclusione della presentazione del progetto – è che si possa giungere al confezionamento dei prodotti basati su atmosfera attiva che consente un mantenimento delle funzioni organolettiche per 60 giorni, di diventare meno dipendenti dalle multinazionali e di estendere il modello di autosufficienza energetica alla base della sostenibilità globale con un impatto sia sulle biofabbriche che sul mondo.”
L’augurio ultimo che Nardone ha fatto è che “l’agricoltura di precisione possa diventare a partire da questa esperienza oggetto di studi continuativi”, annunciando che “domani ci sarà la firma di un accordo tra Futuridea e CNR per il monitoraggio continuo del suolo e dell’acqua”.