Comune di Benevento
Bilancio di previsione in Consiglio, De Nigris: “Discusso a fine anno è solo una presa in giro”

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“Per il terzo anno consecutivo il Comune di Benevento è chiamato ad approvare il suo bilancio di previsione in scadenza d’anno. Questo atto di straordinaria importanza politica ed amministrativa, di intenso confronto dialettico tra giunta e consiglio e, all’interno di quest’ultimo, tra maggioranza ed opposizione, discusso a fine anno diventa solo una presa in giro”.
A scriverlo in una nota è il consigliere comunale di SIL, Luigi De Nigris.
“La sua approvazione, dopo che sono stati già stati spesi soldi per dieci/dodicesimi, – spiega De Nigris – appare come un’evidente contraddizione, peraltro pregiudizievole delle funzioni d’indirizzo e di controllo che sono proprie del Consiglio comunale. Infatti, se le prerogative funzionali del bilancio di previsione vengono ridotte a mero adempimento formale, con la ratifica di decisioni incoerenti, confuse ed ostinate già assunte dalla Giunta, anche il mandato istituzionale e di rappresentanza diventa parziale e privo di qualità.
La proposta di bilancio elaborata dalla Giunta a fine anno – continua nella nota – non fa altro che autocertificare di “non aver amministrato”. Come può, infatti, l’amministrazione in carica, dire di aver pensato al futuro della città se alla base, per tutto l’anno, è mancato il documento programmatico più importante e cioè quello economico-finanziario?
La risposta la conosciamo. Ci diranno che la proroga è stata concessa dal Governo nazionale, dimenticando, però, di aggiungere che tantissimi comuni non hanno usufruito di queste storture nazionali ed hanno approvato il bilancio di previsione con congruo anticipo per rispettare le finalità istituzionali.
Molti – prosegue l’esponente dell’opposizione – continuano a chiedersi perchè l’Italia non riparte … ma come può farlo se le cose più semplici, come ad esempio programmare e prevedere, si fanno a consuntivo? Se sistematicamente negli ultimi dieci anni è invalsa la prassi di spostare in avanti il momento approvativo dei documenti di programmazione finanziaria degli enti locali ? Se questi differimenti proposti dal Governo risultano poco compatibili perfino con la Costituzione, che stabilisce il principio di annualità del bilancio; con le disposizioni ordinamentali, che riguardano tutti i livelli istituzionali; con i recenti principi di armonizzazione dei bilanci pubblici, che trovano riconoscimento costituzionale e regolativo nel d.lgs. n. 118/2011?
Tutto ormai si riduce a numeri sapientemente addomesticati. Ad annunci non verificabili che si fondano sulla scarsa memoria dei cittadini. I documenti programmatici, quali sono i bilanci di previsione, chiamano la politica a fare delle scelte. La obbligano a determinare il percorso per raggiungere gli obiettivi fissati nelle pubbliche assemblee. Indicano le modalità per controllare se sono stati raggiunti o meno. Tutto ciò, come evidenziato, non è accaduto.
La Relazione Previsionale e Programmatica allegata al bilancio di previsione, che esplicita la direzione di marcia dell’Ente ed al cui interno sono stabiliti i risultati che ci si attende vengano conseguiti dall’Amministrazione comunale in termini di erogazione dei servizi e di soddisfacimento dei bisogni collettivi, – conclude De Nigris – diventa, per quanto sopra detto, un documento finto, inutile e senza senso”.