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CULTURA

Benevento Città Spettacolo, bilancio positivo per Baffi e Del Vecchio. In futuro si punterà sull’innovazione

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“Nessun naso arricciato o applausi a metà per un festival che offre alla città poetiche differenti, possibilmente divergenti e lontane tra loro, dal teatro alla danza, alla musica, al jazz, dalla prosa, alla performance, al rapporto con il disagio. E’ un festival che potrà perché cresce nel tempo”.

Ha sintetizzato così il direttore artistico di Città Spettacolo, Giulio Baffi, il bilancio positivo della XXXV edizione che si è svolta a Benevento dal 5 al 21 settembre e che ha visto la sinergia con operatori e istituzioni come l’accademia d’arte drammatica “Silvio D’Amico” di Roma e il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento per lo spettacolo “Sognando Gershwin”,  il Ravello Festival per lo spettacolo con Danilo Rea e Isa Danieli. Secondo Baffi c’è stato un buon risultato di incasso e di pubblico”

E’ un Giulio Baffi soddisfatto che lascia al passato le polemiche che sono intercorse con il direttore del Conservatorio beneventano Gabriella Della Sala sullo spettacolo dedicato a Puccini. “La polemica – ha evidenziato – da parte mia non c’è stata: il Conservatorio è un’istituzione prestigiosa, amica e vicina.”

Trecento mila euro lordi è il budget messo a disposizione dalla Regione Campania per la realizzazione del festival il cui decreto di finanziamento è stato emesso, però, solo il primo settembre scorso a quattro giorni, cioè, dall’inizio, pur essendo pronta da circa un anno la proposta sul tavolo del Comune e della commissione Cultura. “Una situazione insostenibile”, l’ha definita l’assessore alla Cultura, Raffaele Del Vecchio, “che rischia di minare affidabilità e credibilità”.

La XXXV edizione di Città Spettacolo è stata annunciata come punto di svolta di un festival che deve puntare per il futuro all’innovazione, secondo l’opinione dell’assessore comunale alla Cultura Del Vecchio che vorrà confrontarsi anche con la consulta della cultura.

Un futuro tutto da scrivere in termini di programmazione, di contenuti, di direzione artistica ma anche di target che lascia aperte molteplici ipotesi. “L’unica certezza, secondo quanto dichiarato da Del Vecchio, è quella di non essere legati al conservatorismo ma di rispecchiare anche le nuove esigenze e tendenze culturali della città”. Di certo la figura del direttore artistico è determinante in termini di orientamento, ma tutto lascia immaginare che Giulio Baffi rimarrà un buon consigliere.

Le dichiarazioni nel servizio video

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