POLITICA
Il PD chiude con Enrico Letta: “Un voto con la testa e non con l’intestino”
Ascolta la lettura dell'articolo
Ultimo giorno di campagna elettorale e la chiusura a Benevento il Partito Democratico l’ha affidata al suo vicesegretario nazionale, Enrico Letta che, all’Auditorium Calandra, ha lanciato l’ultimo appello al voto per convincere gli elettori.
Sono le ore finali, quelle più importanti probabilmente, e il Pd lo sa bene. Nel suo discorso Letta sottolinea più volte che “il suo partito è l’unico credibile”. Liquida l’ultima legislatura di Berlusconi come “una delle peggiori della storia italiana” e ammette “siamo sotto l’attacco dell’antipolitica”.
Il riferimento è chiaro e preciso al Movimento Cinque Stelle e al suo leader Beppe Grillo. “E’ un fenomeno con cui fare i conti” dice Letta che avverte: “è solo populismo e demagogia che vuol spazzare via l’idea della democrazia rappresentativa”.
Poi parla degli impegni e delle priorità che il centrosinistra porterà al Governo in caso di vittoria: “la riduzione delle tasse sul lavoro, dare la possibilità alle imprese di assumere e dare più soldi in busta paga al lavoratore”.
Ad ascoltarlo c’erano tanti sostenitori, tutto il gruppo dirigente locale e i candidati sanniti alle politiche.
Prima di Letta salgono sul palco il segretario provinciale, Erasmo Mortaruolo ed il candidato alla Camera Del Basso De Caro. Ringraziano tutti per il lavoro svolto in questa campagna elettorale incitando ad “un voto -dicono- dato con la testa e non con l’intestino”.
Il vicesegretario parla anche di scenari post-voto spiegando che il Pd al Governo “dialogherà con tutti e la prima cosa da fare -assicura- sarà il cambio della legge elettorale e il dimezzamento del numero dei parlamentari”.
Parole di apprezzamento infine al Partito Democratico sannita che per Letta “è il più forte della Campania”.
Dalla mezzanotte di oggi poi, come tutti sanno, calerà il silenzio. Domenica alle 8 si apriranno le urne e sarà allora che la parola passerà ai cittadini.