CULTURA
Istuituto “De La Salle”: il 4 febbraio il racconto delle sorelle Bucci, sopravvissute ad Auschwitz

Ascolta la lettura dell'articolo
“Vennero che era buio, a prenderci mentre dormivamo nel lettone di mamma. Urlavano frasi incomprensibili, parole come schiaffi gridati. E ci portarono via in otto (…) Scesi dal treno, dinanzi a noi si aprì la notte nera, col suo carico di paura, di disperazione, di morte”.
E’ un treno a rapire i tre bambini di questa storia, ed è un treno a restituirne due nel dicembre del 1946. Nel mezzo di questo essere portati via e essere restituiti, c’è l’indicibile del campo di sterminio.
A distanza di tanto tempo, Alessandra e Tatiana Bucci sopravvissute ad Auschwitz, scampate miracolosamente alle selezioni del terribile dottor Mengele, trovano la forza di rievocare nel ricordo la loro infanzia negata, la terribile pagina di un passato che continua a tenerle legate con la memoria alla perdita del loro cuginetto Sergio, che non è più tornato.
Il loro raccontarsi, che ha già dato forma ad un testo edificante della giornalista Titti Marrone, dal titolo emblematico “Meglio non sapere”, sarà accolto dagli allievi dell’Istituto De La Salle, lunedì 4 febbraio, alle ore 11,00, quando avverrà l’incontro fra chi conserva la memoria e chi ha il dovere di cominciare a costruirla, testimoni e ascoltatori uniti nell’unico intento di non dimenticare.