Scuola
Sciopero scuola, Basile contro Cisl, Uil e Gilda: “I tesserati con tali sindacati strappino le tessere in segno di protesta”

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Nota di Daniela Basile del Comitato insegnanti e Ata precari del Sannio, in merito allo sciopero generale della scuola, in programma il 24 novembre a Roma, che porterà in piazza soltanto la Flc Cgil e la Usb, in quanto le altre sigle sindacali hanno deciso di non aderire alla manifestazione.
Nella sua missiva la Basile attacca Cisl, Uil e Gilda invitando i colleghi insegnanti – tesserati con questi sindacati non aderenti allo sciopero – a strappare le loro tessere in forma di protesta.
“Con una scuola al collasso, con classi pollaio in cui si fatica a lavorare e seguire individualmente ed in modo ottimale gli studenti, con un dl Aprea che incombe, con un concorso truffa inutile, con le ferie tagliate ai precari, gli esuberi e gli inidonei deprofessionalizzati, le riduzioni del FIS, le scuole non a norma, i finanziamenti agli istituti privati – spiega la Basile – i sindacati CISL, UIL e GILDA hanno decido di ritirare lo sciopero di domani 24 novembre perchè si è riusciti ad ottenere il riconoscimento degli scatti stipendiali ed il rinvio di un anno dell’ incremento del monte orario dei docenti”.
“Un mondo scolastico intero in mobilitazione con studenti e coordinamenti di docenti in occupazione che chiedono un sistema scolastico migliore, seri investimenti e interventi a favore della formazione, riconoscimento dei diritti e tutele per i lavoratori precari oramai ridotti al lastrico e trasformati in merce usa e getta, certezze per i giovani, i sindacati arbritariamente, facendosi portavoce di sè stessi ritirano lo sciopero e sospendono le manifestazioni organizzate da tempo”.
“Questa autoreferenzialità – aggiunge Daniela Basile – è intollerabile e non è più bene accetta perchè manifesta una palese noncuranza delle voci che in questi giorni sono scese unitariamente in campo per denunciare lo sfacelo del sistema scolastico. Il ritiro dello sciopero rappresenta uno schiaffo a quei giovani che in questi mesi hanno preso coscienza della gravità della crisi finanziaria che incombe e del fatto che i tagli alla cultura e alla formazione e gli incrementi dei finanziamenti alle scuole private equivale a creare una scuola di classe settaria ed un brusco ritorno al passato”.
“Non è più tollerabile che tali sindacati, decidano autonomamente di ritirare uno sciopero richiesto a gran voce, solo perchè si è riusciti ad ottenere il solito contentino. La politica del contentino, del meno peggio ci ha condotti a questo sfacelo”.
“Pertanto invito tutti i colleghi tesserati con tali sindacati a strappare le tessere in forma di protesta e ad aderire allo sciopero di domani indetto comunque dalla Flc Cgil e l’Usb, che non hanno ceduto all’illusione del regalino ministeriale di Natale e portano avanti le richieste di tutto un mondo scolastico in fermento che non si accontenta più delle briciole elargite per metterlo a tacere”.