ECONOMIA
Tavola rotonda della Coldiretti e Diocesi: “La salvaguardia del creato, dono e responsabilità”

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«Fai il bene e abiterai la terra» queste le parole con le quali mons. Andrea Mugione ha aperto la tavola rotonda della Codiretti “La salvaguardia del creato: dono e responsabilità” tenutasi oggi a Benevento, presso il salone della biblioteca arcivescovile “Cardinale Francesco Pacca”. L’espressione che S. E. ha adoperato è parte del messaggio della Cei per la 62° “Giornata del Ringraziamento” che, a livello provinciale, si terrà domenica 25 novembre presso la Cattedrale beneventana.
Presenti all’incontro, moderato dal giornalista Achille Mottola, S. E. mons. Andrea Mugione, arcivescovo metropolita di Benevento, il vicepresidente nazionale della Coldiretti Gennaro Masiello, il biblista padre Francesco De Feo e padre Renato Gaglianone, consigliere ecclesiastico nazionale Coldiretti. Dopo un breve saluto, a cura del moderatore dei lavori, ha preso la parola mons. Mugione: «aiutateci a scoprire un nuovo stile di vita improntato alla sobrietà ed alla solidarietà. Non si può fare a meno dell’agricoltura che, per sua essenza, provvede alla sopravvivenza dell’uomo, è necessario quindi impegnarci affinché la Terra non si ammali. Bisogna recuperare l’armonia tra l’ uomo, la Terra ed il Creato, generando una maggiore responsabilità».
Dopo l’invito del presule la parola è poi passata al biblista padre Francesco De Feo che con un preciso intervento ha evidenziato: «La creatura è chiamata alla custodia della Terra, infatti Dio affida all’uomo il compito di non far perdere ciò che Egli gli ha donato. La natura non è Dio, ma appartiene a Dio e la creatura attraverso la contemplazione si riconcilia con il suo limite; contemplazione come ringraziamento e come benedizione per un dono che si riceve gratuitamente dall’Alto, frutto della Terra. Dio nobilita il concetto di lavoro, prima relegato ai soli schiavi, ogni cosa del creato è frutto delle sue mani, il concetto stesso del lavoro è elevato alla collaborazione responsabile verso gli altri.»
Subito dopo è intervenuto padre Renato Gaglianone, consigliere ecclesiastico nazionale Coldiretti: «la salvaguardia del Creato non è indipendente dall’uomo; ‘il bene comune’ non deve essere considerato come qualcosa la cui attribuzione sia indefinita, ma deve essere inteso come la felicità dell’uomo perché coincide con il Bene Assoluto Dio e va sempre tutelato. Lo sviluppo, l’ambiente e l’uomo, sono parte di un tutto che insieme deve convergere verso il bene comune inteso come diritto e quindi da salvaguardare. La natura è a nostra disposizione , l’uomo è inserito nell’opera della Creazione però “se vogliamo che i nostri giovani non disperino della presente situazione dell’umanità, dovremmo fare in modo che possano rendersi conto di quanto è grande, di quanto è bello il nostro mondo” (K. Lorenz).»
Le conclusioni della tavola rotonda sono state affidate al vicepresidente nazionale della Coldiretti, Gennaro Masiello, che ha subito ringraziato e salutato i presenti per poi entrare nel vivo del dibattito: «in un momento difficile, come quello attuale, i riferimenti sono pochi e Coldiretti tenta di diventare un punto cardine per il Paese preoccupandosi di proporre una nuova progettazione rispettosa del Creato, dei valori cristiani e dell’ambiente. Coldiretti negli ultimi anni oltre che rappresentare gli interessi economici delle imprese agricole si è posta come forza sociale a sostegno delle necessità reali del Paese, vuole infatti rispondere concretamente alle esigenze del suo territorio. Abbiamo messo in campo un modello di sviluppo sostenibile rispettoso delle regole, ma soprattutto dei valori etici e solidali. Frutti tangibili di questo impegno sono i progetti: ‘Km zero’ e ‘Mercati di campagna amica’, una risposta positiva e produttiva alle esigenze sia dei consumatori che degli imprenditori agricoli.
Il Creato è al centro della nostra azione e del nostro vivere quotidiano, la battaglia che Coldiretti ha condotto contro gli OGM (Organismi Geneticamente Modificati) è stata una presa di posizione importante per la salvaguardia del Creato. Abbiamo detto ‘no’ al rischio di giocare con la salute dei consumatori, abbiamo guardato con attenzione e lungimiranza alla questione perché vogliamo essere rispettosi di ciò che abbiamo e di ciò che ci è stato donato. Alla politica chiediamo maggiore attenzione e maggiore coerenza, Coldiretti ha da offrire un’idea di sviluppo e la ‘presunzione’ di raccontare di poter essere utile ed autorevole riferimento per il cambiamento del Paese.»