POLITICA
Fondi europei al Sud. Mazzoni: “Nominiamo un Governo tecnico e silenziamo la politica”

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“È evidente per tutti che quella di Andrea Cozzolino è un’autocritica, ma la risposta di Salvatore è una magra consolazione. La polemica sui dati forniti dalla Ragioneria Generale dello Stato sull’andamento del Por 2007/13 mostra tutta la vacuità del confronto politico regionale”. A dichiararlo è l’europarlamentare sannita Erminia Mazzoni.
“I numeri – aggiunge Mazzoni – non aggiungono molto. Il FESR e l’Fse sono gli strumenti finanziari messi a disposizione delle regioni obiettivo convergenza per promuovere l’aumento e il miglioramento della qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, lo sviluppo dell’innovazione e della società della conoscenza, l’adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, la tutela e la qualità dell’ambiente e l’efficacia amministrativa”.
“Da anni – spiega l’europarlamentare – queste sono e rimangono le grandi criticità dei nostri territori. I livelli occupazionali sono scesi nell’ultimo decennio, gli investimenti in ricerca e innovazione sono stati i primi ad essere falcidiati dai tagli a Roma come a Napoli, le crisi di interi settori produttivi sono state affrontate solo con lo strumento della cassa integrazione, la piaga ambientale, dai rifiuti agli eco mostri, si è
aggravata e la capacità della nostra burocrazia non ha dato segnali migliori”.
“La Ragioneria fa i conti con i numeri, mentre la politica dovrebbe fare i conti con i problemi. Lo scandalo non è aver speso solo il 14% delle risorse a disposizione, bensì è non avere da troppo tempo la minima strategia su come “investirle”.
Le Regioni del Sud, Campania in testa, – conclude la Mazzoni – forse meriterebbero un “commissariamento” tecnico. Polemiche e populismi chiudono definitivamente ogni speranza di ripresa”.